Relazione sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia

Ogni due anni il Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza predispone la Relazione in base alle indicazioni programmatiche predisposte dall'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza. La predisposizione della Relazione biennale risponde agli obblighi di verifica circa le condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti e l’attuazione dei relativi diritti, che l’Italia deve assolvere nel rispetto della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata con legge 27 maggio 1991, n. 176, Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo. Una caratteristica della Relazione è quella di dedicare particolare attenzione a fenomeni nuovi o che tornano ad assumere valore di priorità nell’universo dell’infanzia e dell’adolescenza. Per questo motivo la Relazione non è una rassegna completa ed esaustiva di tutti i complessi aspetti della condizione dei cittadini di età minore; piuttosto essa offre alcune riflessioni su quelle che si pongono come questioni aperte, proponendo, ove possibile, ipotesi di lavoro per superare le principali difficoltà. Alla raccolta delle informazioni e dei dati statistici oggetto della relazione biennale concorrono tutti i ministeri e le altre amministrazioni centrali dello Stato coinvolte sui temi dell'infanzia e dell'adolescenza, le Regioni e Province autonome e gli altri organismi pubblici e privati operanti nel settore.