Relazione sulla condizione dell'infanzia e dell'adolescenza in Italia: 2018-2019

cover della Relazione biennale infanzia e adolescenza 2018-19

La presente relazione biennale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia è stata realizzata dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, lettera d) del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 103.

La relazione biennale 2018-2019, come le precedenti, si occupa dei diritti e dello sviluppo dei soggetti in età evolutiva e offre riflessioni su questioni aperte e su ipotesi di strategie per migliorare la vita di bambine e bambini, ragazze e ragazzi. Un riferimento generale della relazione è costituito dal IV Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva - 2016-2017, adottato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 2016.

La relazione si compone di tre parti:

  1. il quadro statistico, in cui si ricostruisce la situazione generale della condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia attraverso l’analisi di diversi indicatori. L'esame del quadro statistico evidenzia la diminuzione del numero di bambine e bambini, ragazze e ragazzi e specularmente l’invecchiamento della popolazione;
  2. il quadro normativo, in cui si analizzano i principali interventi normativi del biennio riguardo ai soggetti di minore età relativamente ai seguenti ambiti tematici: Misure generali di attuazione della Convenzione; Definizione di minore di età; Principi generali; Diritti civili e libertà; Violenza; Ambiente familiare e misure alternative; Disabilità, salute e assistenza; Educazione, gioco e attività culturali; Misure speciali di protezione;
  3. il focus tematico, in cui si approfondisce il tema della povertà ed esclusione sociale di bambine e bambini, ragazze e ragazzi in Italia. Si rileva che la povertà è un fenomeno complesso che non comprende solo la sfera economica e che è strettamente connesso all’esclusione sociale, perché si ripercuote sull’opportunità di crescita individuale.