Relazioni biennali sulla condizione dell'infanzia e adolescenza

La legge 23 dicembre 1997, n. 451, Istituzione della Commissione parlamen­tare per l’infanzia e dell’Osservatorio nazionale per l’infanzia, richiede che con cadenza biennale sia redatta una Relazione sulla condizione dell’infanzia e dell’a­dolescenza in Italia, avvalendosi della funzione di indirizzo dell’Osservatorio na­zionale, nonché dell’apporto tecnico scientifico del Centro nazionale di documen­tazione per l’infanzia e l’adolescenza.

La predisposizione della Relazione risponde anche agli obblighi di verifica cir­ca le condizioni di vita dei bambini e degli adolescenti e l’attuazione dei relativi diritti, che l’Italia deve assolvere nel rispetto della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata con legge 27 maggio 1991, n. 176, Ratifica ed esecu­zione della convenzione sui diritti del fanciullo.

Una caratteristica della Relazione è quella di dedicare particolare attenzio­ne a fenomeni nuovi o che tornano ad assumere valore di priorità nell’universo dell’infanzia e dell’adolescenza. Per questo motivo la Relazione non è una rassegna completa ed esaustiva di tutti i complessi aspetti della condizione dei cittadini di età minore; piuttosto essa offre alcune riflessioni su quelle che si pongono come questioni aperte, proponendo, ove possibile, ipotesi di lavoro per superare le prin­cipali difficoltà. Lo scopo è quello di fornire una rappresentazione coordinata e aggiornata del complesso degli aspetti e dei fenomeni che caratterizzano la condizione dell'infanzia e dell'adolescenza e il sistema dei servizi e degli interventi di promozione e tutela dei diritti di bambini e ragazzi in Italia.

Alla raccolta delle informazioni e dei dati statistici oggetto della relazione biennale concorrono tutti i ministeri e le altre amministrazioni centrali dello Stato coinvolte sui temi dell'infanzia e dell'adolescenza, le Regioni e Province autonome e gli altri organismi pubblici e privati operanti nel settore.