Sicurezza alimentare e nutrizione nel mondo, rapporto delle Nazioni Unite

13/07/2022 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Cresce, nel mondo, il numero di persone che soffrono la fame, salito nel 2021 a 828 milioni. Il recente rapporto The State of Food Security and Nutrition in the World 2022 (Lo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo 2022) – realizzato da cinque agenzie delle Nazioni Unite (Fao, Ifad, Wfp, Unicef, Oms) - rivela che si tratta di un aumento di circa 46 milioni di persone dal 2020 e 150 milioni dallo scoppio della pandemia di Covid-19.

Il rapporto presenta aggiornamenti sulla situazione della sicurezza alimentare e della nutrizione a livello globale, comprese le ultime stime sul costo e sull’accessibilità di una dieta sana, fornendo nuove prove di come il mondo si stia allontanando ulteriormente dal suo obiettivo di porre fine alla fame, all'insicurezza alimentare e alla malnutrizione in tutte le sue forme entro il 2030. La pubblicazione, inoltre, esamina i modi in cui i governi possono ripensare il loro attuale sostegno all'agricoltura per ridurre il costo di diete sane, tenendo conto delle limitate risorse pubbliche disponibili in molte parti del mondo.

I dati evidenziano che circa 2,3 miliardi di persone (29,3%) hanno vissuto in condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave nel 2021, 350 milioni in più rispetto a prima dello scoppio della pandemia. Quasi 924 milioni (l’11,7% della popolazione mondiale) hanno affrontato gravi livelli di insicurezza alimentare, un aumento di 207 milioni in due anni.

Il divario di genere nell’insicurezza alimentare ha continuato a crescere nel 2021: il 31,9% delle donne nel mondo ha sofferto di insicurezza alimentare moderata o grave, rispetto al 27,6% degli uomini, un divario di oltre 4 punti percentuali, rispetto ai 3 punti percentuali nel 2020.

Quasi 3,1 miliardi di persone non hanno potuto permettersi una dieta sana nel 2020, 112 milioni in più rispetto al 2019, un riflesso degli effetti dell’inflazione sui prezzi dei generi alimentari al consumo derivante dagli impatti economici della pandemia e dalle misure messe in atto per contenerla.

Secondo le stime delle cinque agenzie delle Nazioni Unite, circa 45 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni hanno sofferto di deperimento, la forma più mortale di malnutrizione, che aumenta il rischio di morte dei più piccoli fino a 12 volte. Inoltre, 149 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni hanno avuto deficit di sviluppo a causa di una mancanza cronica di nutrienti essenziali nella loro dieta, mentre 39 milioni erano in sovrappeso.

Il rapporto è disponibile sul sito dell’Unicef, nella notizia dedicata.

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