Reddito di inclusione, i punti principali

06/09/2017 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto di attuazione del disegno di legge delega sul contrasto alla povertà, che introduce, a partire dal 1° gennaio 2018, il Reddito di inclusione (ReI), la prima misura unica nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale a vocazione universale.
L’approvazione del decreto rappresenta un traguardo molto importante nella lotta alla povertà perché si fonda sul principio dell’inclusione attiva: al nucleo familiare che ne beneficia non viene erogato solo un sussidio economico, ma è richiesto un impegno ad attivarsi, sulla base di un progetto personalizzato condiviso con i servizi territoriali, che accompagni il nucleo verso l'autonomia. Il ReI, dunque, si compone di due parti: un beneficio economico e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa mirato al superamento della condizione di povertà.
Il Reddito di inclusione verrà riconosciuto ai nuclei familiari che rispondano a determinati requisiti relativi alla situazione economica. In particolare, il nucleo familiare del richiedente dovrà avere un valore dell’ISEE, in corso di validità, non superiore a 6.000 euro e un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro. Nella prima fase sono prioritariamente ammessi al ReI i nuclei con figli minorenni o disabili, donne in stato di gravidanza o disoccupati over 55.
Il decreto prevede alcune importanti novità: per semplificare gli adempimenti e migliorare la fedeltà delle dichiarazioni si introduce la dichiarazione ISEE precompilata, a cui i cittadini accederanno dal 1° settembre 2018; si migliora la governance delle politiche sociali al fine di ridurre i divari territoriali e favorire l'integrazione tra i servizi; si istituisce il Sistema informativo unitario dei servizi sociali, per migliorare la programmazione, il monitoraggio e la valutazione delle politiche e rafforzare i controlli.
Al Reddito di inclusione, attraverso le risorse del Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale e quelle derivanti dalla razionalizzazione degli strumenti esistenti di contrasto alla povertà, sono destinati 1 miliardo e 845 milioni di euro, incluse le risorse per rafforzare i servizi, a cui si aggiungono anche le risorse a carico del PON Inclusione (complessivamente 1 miliardo fino al 2022) per un totale di oltre 2 miliardi di euro l’anno dal 2019.