Non è vero che i ragazzi leggono meno. Ma soprattutto non è vero che Internet ha sostituito i libri. Dalle indagini dell'Istat e di Nielsen bookscan, presentate il 15 maggio alla Fiera internazionale del libro di Torino, emerge un rinnovato interesse dei più giovani per la lettura che non è affatto incompatibile con l'uso delle nuove tecnologie, ma, addirittura, lo supera.
I dati forniti dall'indagine Istat Grandi (o piccoli?) lettori, grandi consumatori. La lettura e gli altri consumi culturali tra i 6 e i 19 anni – realizzata su un campione rappresentativo di ventimila famiglie italiane – rivelano che il 56,6 per cento dei ragazzi di età compresa tra i 6 e i 19 anni legge, il 53,3 per cento usa Internet, mentre il 23,1 per cento va ai concerti. Così i libri non scolastici nei consumi culturali di bambini e adolescenti arrivano al quarto posto (tv esclusa) dopo il cinema, il pc e la radio e, comunque, vengono prima di Internet, degli spettacoli sportivi, dei concerti, persino delle discoteche.
L'indagine – presentata nell'ambito del convegno Bambini e ragazzi: come leggono e comprano oggi i clienti della libreria di domani, organizzato dall'Associazione italiana editori in collaborazione con la Fiera internazionale del libro di Torino - si sofferma anche sulle differenze di età e di genere. Così, per quanto riguarda il primo aspetto, i dati rivelano che nei bambini di età compresa fra i 6 e i 10 anni la lettura di libri non scolastici è più comune dell'ascolto della radio e dell'uso di Internet. Questo vale anche per gli 11-14enni, ma con una percentuale maggiore.
In merito al secondo aspetto, le giovani lettrici superano i ragazzi: 63,2 per cento a fronte del 50,3 per cento dei coetanei maschi. Interessanti i dati sul rapporto fra media e lettura: dai risultati dell'indagine emerge che non esiste alcun “effetto sostituzione”. Al contrario, i livelli di lettura tra chi usa pc, Internet e videogiochi sono maggiori rispetto a chi non li usa. Se le nuove tecnologie sono sempre più diffuse tra i giovani, altrettanto vale per la lettura, che dal 52,1 per cento del 1998 è passata al 56,6 per cento del 2008.
Per tutti questi motivi il mercato dei libri per ragazzi mostra un andamento complessivamente migliore rispetto al mercato dei libri per adulti. Secondo i dati forniti da Nielsen bookscan mentre il secondo, tra il 2007 e il 2008, rimane sostanzialmente stabile, il primo cresce del 10 per cento.
Fra i fattori che influenzano la lettura, emerge il ruolo preponderante della famiglia. Secondo i dati Istat i giovani che vedono i loro genitori leggere hanno 2,8 probabilità in più di diventare lettori. L'indagine rivela, inoltre, che i giovani non leggono non perché preferiscono fare altro, ma perché vivono in contesti familiari in cui non gli viene dato né lo stimolo né la possibilità di leggere. (bg)
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