
Si rivolge ai minori stranieri non accompagnati il progetto Ragazzi Harraga, promosso dal Centro italiano aiuti all’infanzia onlus (Ciai) e altre realtà per favorire l’integrazione nel mondo del lavoro e nella vita sociale di questi bambini e giovani.
In arabo “harraga” significa “colui che brucia”: «i ragazzi Harraga – si spiega nel sito dedicato all’iniziativa - sono coloro che bruciano le frontiere».
Il progetto coinvolge 400 ragazzi migranti soli arrivati a Palermo, ai quali offre accoglienza, protezione, formazione, casa e lavoro. Il primo importante obiettivo è la creazione di una cartella sociale per ciascuno dei minori migranti, condivisa con loro, che contiene le informazioni sull’identità, l’accoglienza, il percorso di inclusione avviato e le competenze professionali acquisite.
Fra le altre attività previste da Ragazzi Harraga ci sono percorsi di orientamento al lavoro, l’accompagnamento all’autonomia nel passaggio all’età adulta, laboratori interculturali, teatrali e altre iniziative mirate all’inclusione sociale dei bambini e dei giovani stranieri soli.
«Il progetto – si legge nel sito dedicato - si affianca e non si sostituisce agli interventi di emergenza, già esistenti, rivolti a minori migranti: l’intento è migliorare la capacità di cooperazione della rete di soggetti pubblici e privati, già attivi nel sistema di protezione per minori».