Minori e accesso alla giustizia, rapporto Unicef

16/06/2015 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

La maggior parte dei bambini vittime di violenza in Europa Centrale e Orientale e in Asia Centrale non ha la possibilità di parlare e sporgere denuncia in tribunale. È quanto emerge dal rapporto dell'Unicef Children's equitable access to justice in Central and Eastern Europe and Central Asia, un'indagine sul tema che mette in luce le enormi difficoltà affrontate da questi bambini nel trovare soluzioni giuste e concrete per porre rimedio alle ingiustizie e alle discriminazioni di cui sono vittime.

Lo studio, focalizzato su Albania, Georgia, Kyrgyzstan e Montenegro e presentato il 3 giugno scorso, è stato condotto con il supporto dell'International development law organization, organizzazione intergovernativa specializzata nella promozione della cultura del diritto.

Secondo il rapporto, le convinzioni sociali e culturali radicate hanno reso inaccettabile, per i minori di questi Paesi, aprirsi con un adulto estraneo all'ambiente familiare per parlare di violazioni subite in casa, a scuola o nelle comunità e ancor meno accettabile presentare un reclamo attraverso il sistema giuridico, per timore di subire ritorsioni verso se stessi o le loro famiglie.

In tutti i Paesi in cui è stata realizzata l'indagine, la maggior parte dei bambini ha dichiarato di non essere a conoscenza di nessun servizio specifico e delle risorse a cui potersi appellare in un momento di difficoltà. Tra i gruppi più vulnerabili ci sono i bambini nati in povertà, i bambini delle comunità rom e i bambini con disabilità.

Allo stesso tempo, il rapporto sottolinea i notevoli progressi registrati, negli Stati presi in esame, nell'amministrazione della giustizia: «i governi stanno sensibilmente modificando le procedure nei tribunali e nelle stazioni di polizia in modo da tutelare meglio i diritti dei bambini, in linea con gli standard internazionali», si legge nel sito dell'Unicef.

Il supporto legale, sociale o psicologico viene fornito sempre più spesso ai minori coinvolti nei processi giudiziari. Attraverso associazioni o altre realtà i bambini e le loro famiglie possono ottenere informazioni sui ricorsi, consulenze legali e sociali, ed essere indirizzati ad avvocati, medici, psicologi o ad altri servizi utili. In alcuni casi, i minori possono ricevere direttamente assistenza legale per avviare un processo.