Il 23 giugno, a Roma, il Cismai (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia) presenterà le Linee guida per gli interventi nei casi di violenza assistita.
Il documento elaborato dal Coordinamento parte dalla definizione di violenza assistita già assunta dal Cismai (2005), indicando i requisiti minimi degli interventi relativamente alle fasi della rilevazione, protezione, valutazione e trattamento, anche in linea con quanto indicato dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul).
«Questa revisione», si legge nel testo, «enuclea i principali elementi su cui porre attenzione nell’impostazione degli interventi a favore dei bambini e delle bambine vittime di violenza assistita da maltrattamento sulle madri. Sono da includere quei casi, rari per l’incidenza, in cui il/la minorenne ha assistito direttamente o indirettamente all’omicidio della madre e/o di altri familiari o all’omicidio/suicidio da parte del padre. Sottolinea comunque la necessità della presa in carico anche delle altre tipologie di Violenza Assistita a danno dei/delle minorenni, in particolare della Violenza Assistita da abuso e maltrattamenti sui fratelli e sulle sorelle».
Alla presentazione del 23 giugno - introdotta da Gloria Soavi, presidente del Cismai, e da Filomena Albano, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza – interverranno, fra gli altri: Roberta Luberti, del Cismai; Anna Costanza Baldry, docente all’Università di Napoli; Sandra Zampa, vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza; Titti Carrano, presidente DiRe.
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