Linee guida per gli interventi nei casi di violenza assistita [1]

Il 23 giugno, a Roma, il Cismai (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l'abuso all'infanzia) presenterà le Linee guida per gli interventi nei casi di violenza assistita [5].
Il documento elaborato dal Coordinamento parte dalla definizione di violenza assistita già assunta dal Cismai (2005), indicando i requisiti minimi degli interventi relativamente alle fasi della rilevazione, protezione, valutazione e trattamento, anche in linea con quanto indicato dalla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica (Convenzione di Istanbul).
«Questa revisione», si legge nel testo, «enuclea i principali elementi su cui porre attenzione nell’impostazione degli interventi a favore dei bambini e delle bambine vittime di violenza assistita da maltrattamento sulle madri. Sono da includere quei casi, rari per l’incidenza, in cui il/la minorenne ha assistito direttamente o indirettamente all’omicidio della madre e/o di altri familiari o all’omicidio/suicidio da parte del padre. Sottolinea comunque la necessità della presa in carico anche delle altre tipologie di Violenza Assistita a danno dei/delle minorenni, in particolare della Violenza Assistita da abuso e maltrattamenti sui fratelli e sulle sorelle».
Alla presentazione del 23 giugno [6] - introdotta da Gloria Soavi, presidente del Cismai, e da Filomena Albano, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza – interverranno, fra gli altri: Roberta Luberti, del Cismai; Anna Costanza Baldry, docente all’Università di Napoli; Sandra Zampa, vicepresidente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza; Titti Carrano, presidente DiRe.
(Crediti [7] foto)