Quanto è sicura Internet per i minori? Secondo l'Itu (International Telecommunication Union), agenzia ONU che si occupa di tecnologie dell'informazione e della comunicazione, la rete è utilizzata dal 90% dei teenager e il 60% dei bambini si serve di programmi per parlare e chattare on line.
Intanto Internet continua a crescere a ritmo esponenziale: dai 200 milioni del 1998, oggi il popolo che naviga nel cyberspazio ha superato 1,5 miliardi di utenti. E con l'aumento dell'utenza è sempre più urgente risolvere il problema della sicurezza on line soprattutto per i minori.
L'agenzia ONU continua elencando che un bambino su 5 è preso di mira da pedofili mentre il 30% delle adolescenti sono state intimidite sessualmente on line in chat, ma di queste solo il 7% ne ha parlato con i genitori per paura che venisse loro impedito di usare Internet.
Sono molte le trappole e gli argomenti non adatti che i giovani internauti possono incontrare nel cyberspazio: dall'adescamento alla violenza, dalla pornografia al cyberbullismo, dalle scommesse alle frodi.
Partendo dal principio che i bambini sono il futuro, l'Itu si muove sul terreno della sicurezza in rete attraverso il progetto Cop (che in inglese significa poliziotto) acronimo di Child online protection (Protezione on line dei bambini). Gli obiettivi sono molto semplici e precisi: identificare rischi e vulnerabilità dei bambini nel cyberspazio; creare attenzione; sviluppare mezzi per minimizzare i rischi e condividere conoscenza ed esperienza.
E a Tokyo per trattare un argomento così importante e delicato, il 2 e 3 giugno si tiene il convegno Safer Internet Environment for Children (Internet sicuro per bambini). Sarà un momento importante per uno scambio di punti di vista e per dialogare di buone pratiche e strategie per le politiche in difesa dei bambini che utilizzano internet. (sp)
Allegato | Dimensione |
---|---|
![]() | 3.81 MB |