Più di 175 milioni di bambini – circa la metà della popolazione infantile in età prescolare a livello globale – non sono iscritti alla scuola dell’infanzia, perdendo così un’occasione fondamentale di investimento per il proprio futuro. È quanto emerge dal nuovo rapporto dell’Unicef A World Ready to Learn: Prioritizing Quality Early Childhood Education (Un mondo pronto ad apprendere: dare priorità a un’istruzione di qualità nella prima infanzia).
Il rapporto rivela che nei Paesi a basso reddito solo un bambino su 5 è iscritto alla scuola dell’infanzia, mentre nei Paesi ricchi l’80% dei bambini la frequenta regolarmente.
Secondo i dati Unicef, il 47% dei minorenni che hanno frequentato corsi di istruzione prescolare mostra progressi nell’alfabetizzazione e nella capacità di eseguire calcoli, rispetto al 20% dei coetanei che non hanno avuto questo tipo di possibilità.
«I bambini che hanno frequentato almeno un anno di scuola dell’infanzia – si spiega nella presentazione - hanno maggiori probabilità di sviluppare quelle competenze che sono fondamentali per avere successo a scuola e incorrono in un rischio inferiore di dispersione scolastica o di dover ripetere un anno».
La povertà rappresenta un grave ostacolo all’accesso all’istruzione prescolare: «in base ai dati disponibili in 64 Stati, i bambini più poveri hanno mediamente 7 volte meno probabilità di frequentare programmi di istruzione prescolare rispetto ai coetanei appartenenti a famiglie benestanti».
Altri dati evidenziano che circa 82 milioni di bambini in età prescolare (uno su 4 a livello globale) vivono in 33 Stati colpiti da conflitti armati o disastri naturali; di questi, neppure 1/3 frequenta una scuola dell’infanzia, un dato di gran lunga più basso rispetto a quello globale (50%).