Una pagina mensile per raccontarsi ai coetanei: i G2, i figli degli immigrati, presentano la loro realtà in prima persona in una rubrica fissa che apparirà per tutta l'estate sul mensile giovanile Topgirl. Si sentono italiani figliastri ma non vogliono essere Secondi a nessuno: questo sarà anche il titolo della finestra sul mondo di chi è nato in Italia da genitori stranieri.
Dal numero di Topgirl in edicola dal 16 giugno (e fino a ottobre), i ragazzi-simbolo di un'Italia che cambia volto presenteranno le loro storie, pensieri, emozioni e curiosità: dal groviglio linguistico che sperimentano in casa ai dilemmi identitari di chi si sente sospeso tra più culture, alle difficoltà di vivere senza tutti i diritti nel paese in cui si è nati e cresciuti. Secondi a nessuno è l'ultima iniziativa della rete che tiene in comunicazione tutti i figli “italiani” degli immigrati. Si stima che almeno un milione di ragazzi si trovino in questa condizione ibrida: di sicuro 650mila sono gli alunni con cittadinanza straniera, nati e non nati in Italia, iscritti nelle scuole italiane secondo i dati del ministero dell’Istruzione.
Nata a Roma nel 2005, oggi include ragazzi fino ai 35 anni che vivono nelle maggiori città italiane e sono originari di Paesi come Filippine, Etiopia, Eritrea, Perù, Cina, Cile, Marocco, Libia, Argentina, Bangladesh, Capoverde, Iran, Srilanka, Senegal, Albania, Egitto, Brasile, India, Somalia, Ecuador e altri.
La Rete G2 è attivissima sul fronte della comunicazione: ha prodotto un fotoromanzo, una trasmissione radio (da cui è scaturita una compilation musicale), alcuni video, un sito web e un forum grazie ai quali la community si tiene in contatto. Da anni dialoga direttamente (e spesso collabora) con le istituzioni. Alla fine dello scorso anno, una lettera al Presidente della Repubblica ha ribadito alcune rivendicazioni che sono l'obiettivo dei G2, la più concreta delle quali è la riforma della legge per la concessione della cittadinanza italiana alle seconde generazioni.
Secondi a nessuno si propone come una finestra su un mondo, quello degli autodefiniti “italiani col permesso di soggiorno”, che tanti ragazzi , che pure studiano o frequentano G2, spesso non conoscono e vuole essere un'esperienza aperta al contributo di tutti i figli di immigrati: se hanno dai 16 ai 23 anni possono scrivere e raccontare un episodio significativo delle loro vite o parlare del loro stile, dei loro gusti e hobby mandando una email a g2@secondegenerazioni.it. (mf)