I G2 si raccontano su un mensile per ragazzi [1]
Una pagina mensile per raccontarsi ai coetanei: i G2, i figli degli immigrati, presentano la loro realtà in prima persona in una rubrica fissa che apparirà per tutta l'estate sul mensile giovanile Topgirl [2]. Si sentono italiani figliastri ma non vogliono essere Secondi a nessuno: questo sarà anche il titolo della finestra sul mondo di chi è nato in Italia da genitori stranieri.
Dal numero di Topgirl in edicola dal 16 giugno (e fino a ottobre), i ragazzi-simbolo di un'Italia che cambia volto presenteranno le loro storie, pensieri, emozioni e curiosità: dal groviglio linguistico che sperimentano in casa ai dilemmi identitari di chi si sente sospeso tra più culture, alle difficoltà di vivere senza tutti i diritti nel paese in cui si è nati e cresciuti. Secondi a nessuno è l'ultima iniziativa della rete che tiene in comunicazione tutti i figli “italiani” degli immigrati. Si stima che almeno un milione di ragazzi si trovino in questa condizione ibrida: di sicuro 650mila sono gli alunni con cittadinanza straniera, nati e non nati in Italia, iscritti nelle scuole italiane secondo i dati del ministero dell’Istruzione.
Nata a Roma nel 2005, oggi include ragazzi fino ai 35 anni che vivono nelle maggiori città italiane e sono originari di Paesi come Filippine, Etiopia, Eritrea, Perù, Cina, Cile, Marocco, Libia, Argentina, Bangladesh, Capoverde, Iran, Srilanka, Senegal, Albania, Egitto, Brasile, India, Somalia, Ecuador e altri.
La Rete G2 è attivissima sul fronte della comunicazione: ha prodotto un fotoromanzo, una trasmissione radio (da cui è scaturita una compilation musicale), alcuni video, un sito web [3] e un forum [4]grazie ai quali la community si tiene in contatto. Da anni dialoga direttamente (e spesso collabora) con le istituzioni. Alla fine dello scorso anno, una lettera al Presidente della Repubblica [5] ha ribadito alcune rivendicazioni che sono l'obiettivo dei G2, la più concreta delle quali è la riforma della legge per la concessione della cittadinanza italiana alle seconde generazioni.
Secondi a nessuno si propone come una finestra su un mondo, quello degli autodefiniti “italiani col permesso di soggiorno”, che tanti ragazzi , che pure studiano o frequentano G2, spesso non conoscono e vuole essere un'esperienza aperta al contributo di tutti i figli di immigrati: se hanno dai 16 ai 23 anni possono scrivere e raccontare un episodio significativo delle loro vite o parlare del loro stile, dei loro gusti e hobby mandando una email a g2@secondegenerazioni.it [6]. (mf)