Il cambiamento e la costruzione della conoscenza è il filo conduttore dell'edizione 2016 del Festival dell'educazione, cinque giornate di seminari, workshop e altri eventi che hanno preso il via ieri, a Torino, e si concluderanno il 27 novembre.
La manifestazione - promossa dalla Città di Torino in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, l'Università degli studi di Torino e altre realtà – prevede sessioni plenarie, seminari tematici, workshop, tavole rotonde, una sezione dedicata alla presentazione di esperienze e buone pratiche nelle scuole e nei servizi educativi della città e molti eventi rivolti alle famiglie.
Il tema è declinato in venti aree tematiche secondo quattro dimensioni, interconnesse tra loro in un processo circolare: io, noi, spazio, tempo.
Questi alcuni argomenti che saranno affrontati nel pomeriggio di oggi: Fare scuola nelle periferie urbane multiculturali, Bes a scuola: i sette punti chiave della didattica inclusiva, Educare alla consapevolezza di genere, Più opportunità educative: il fondo per il contrasto alla povertà educativa.
Anche la giornata di domani sarà l'occasione per approfondire tanti temi, fra i quali App e didattica inclusiva: promuovere didattica e valutazione per competenze, Ripensare i servizi all'infanzia: quali prospettive per lo zerosei, Famiglie al plurale: stili educativi e modelli relazionali in trasformazione.
Il programma di sabato 26 prevede incontri dedicati ad altri argomenti, come Le nuove tecnologie per gioco e studio in ospedale. Open education e scuola in ospedale, Uno zaino di emozioni. Quale educazione affettiva e sessuale nella scuola? Integrazione e intercultura: alterità, differenza e identità.
La cinque giorni è rivolta ai professionisti dell'educazione e a tutti coloro che sono interessati ai temi dell'educazione, dell'istruzione e della formazione.