Fame nel mondo, rapporto Fao-Ifad-Wfp-Unicef-Oms

23/07/2019 Tipo di risorsa: Titoli:

Nel 2018 circa 820 milioni di persone non hanno avuto cibo a sufficienza, rispetto agli 811 milioni dell’anno precedente. Il rapporto annuale sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo State of Food Security and Nutrition in the World, realizzato da cinque agenzie delle Nazioni Unite (Fao, Ifad, Wfp, Unicef, Oms), mette in luce, per il terzo anno consecutivo, l’aumento della fame nel mondo.
«Questo dato – si legge nella presentazione - evidenzia quanto sia estremamente arduo raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) 2, che prevede l’azzeramento della fame nel mondo entro il 2030. I progressi compiuti per dimezzare il numero di bambini che soffrono di malnutrizione cronica e ridurre il numero di quelli con basso peso alla nascita sono troppo lenti, e ciò contribuisce a rendere ancora più difficile il raggiungimento dell’Obiettivo SDG n. 2».
Allo stesso tempo anche sovrappeso e obesità continuano ad aumentare in tutto il mondo, in particolare tra i minorenni in età scolare e gli adulti: il rapporto registra 40 milioni di bambini al di sotto dei 5 anni in sovrappeso (eccessivo peso rispetto all’altezza), 338 milioni di under 18 in età scolare e adolescenti in sovrappeso e 672 milioni di adulti obesi (13%, pari a un adulto ogni 8).
Secondo i dati dell’indagine, le persone affamate erano, nel 2018, 513,9 milioni in Asia, 256,1 milioni in Africa e 42,5 milioni in America Latina e Caraibi.
L’edizione 2019 del rapporto, inoltre, introduce un nuovo indicatore per misurare l’insicurezza alimentare a diversi livelli di gravità e monitorare i progressi verso l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 2: la prevalenza dell’insicurezza alimentare moderata o grave.
«Questo indicatore – si spiega nella presentazione - si basa su dati ottenuti direttamente dalle persone tramite sondaggi sul loro accesso al cibo negli ultimi 12 mesi, utilizzando la Nuova scala dell’insicurezza alimentare (FIES). Le persone esposte a insicurezza alimentare moderata sono quelle che si dicono incerte rispetto alla loro capacità di procurarsi il cibo, e che per sopravvivere hanno dovuto ridurre la qualità e/o la quantità di cibo che consumano».
Secondo i dati dell’indagine, oltre due miliardi di persone – che vivono in massima parte nei Paesi a basso e medio reddito – non hanno un accesso sicuro e regolare ad alimenti salubri, nutrienti e sufficienti. Una condizione che tocca anche i Paesi ad alto reddito: si stima che circa l'8% della popolazione in Nord America ed Europa soffra di un accesso irregolare al cibo.