Si chiama “Dalla mia prospettiva. Ascoltare, partecipare, costruire” il progetto dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, avviato nell'Istituto penale per minorenni (IPM) di Pontremoli, in provincia di Massa Carrara, l’unico interamente femminile in Italia. L’iniziativa, realizzata con il supporto dell’Istituto degli Innocenti, si svolgerà anche in altri quattro istituti in tutta Italia.
Si tratta di una serie di laboratori fotografici pensati per offrire a ragazze e ragazzi tra i 14 e i 17 anni la possibilità di esprimere il loro punto di vista sull’esperienza che stanno vivendo nell'IPM, a partire dalla scelta dei temi. “Vogliamo lasciare spazio alla creatività attraverso l’uso della fotografia per ascoltare ciò che questi adolescenti hanno da trasmettere attraverso le immagini - afferma l’Autorità garante, Carla Garlatti, sulla pagina del sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza dedicata all’iniziativa -. Saranno anche gli stessi ragazzi a proporre i temi da affrontare. In ambito penitenziario, la fotografia può svolgere una funzione significativa nell’aiutare i giovani detenuti a esprimere la propria identità, sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, favorire l’autostima e proiettare la dimensione del ‘futuro’ oltre le sbarre”.
Il progetto è illustrato sul sito dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, nella notizia dedicata.
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