
Il 24 luglio scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta della Ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, ha approvato il Sesto Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2025-2027.
Il Piano, in continuità con il precedente e in coerenza con le strategie internazionali ed europee, mira a conferire priorità alle politiche dedicate a bambini e adolescenti e a mantenere gli impegni assunti dall’Italia per la piena attuazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Il documento, predisposto dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, ha acquisito i pareri dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e della Conferenza unificata, completando il percorso di approvazione previsto dall’articolo 1, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007 n. 103; il passo successivo è l’emanazione con decreto del Presidente della Repubblica.
Il Piano è articolato in tre macroaree d’intervento, tra loro strettamente collegate: genitorialità, educazione e salute.
Con riferimento alla genitorialità sono previste sette azioni finalizzate a informare i genitori su servizi, diritti e opportunità presenti e attivabili sul territorio, dai “primi mille giorni” fino a tutto il periodo dell’adolescenza, con l’obiettivo di offrire loro gli strumenti necessari per accompagnare i figli nelle diverse fasi della crescita.
Nell’area dell’educazione si vuole contribuire in primo luogo a sanare il forte divario digitale tra le competenze dei genitori – e degli adulti in generale - e quelle dei minorenni. Questa sezione dedica una grande attenzione al tema della socializzazione dei giovani e alla concretezza dei loro bisogni. Si individuano interventi che puntano al rafforzamento degli spazi aggregativi e alla promozione del protagonismo per valorizzare la partecipazione dei ragazzi e contrastare la povertà educativa, l’abbandono scolastico, la solitudine, il rischio di ritiro sociale e le varie forme di emarginazione. Si presentano anche azioni per la promozione della cultura delle pari opportunità fra adolescenti e preadolescenti, per educare al rispetto reciproco e al contrasto della violenza maschile sulle donne.
Nell’area della salute si interviene con azioni declinate in termini di promozione, prevenzione e sensibilizzazione del benessere dei giovani lungo tutte le fasi dello sviluppo. Sono state prese in considerazione le problematiche legate ai disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza, così come quelle più genericamente connesse al disagio psicologico e relazionale, dovute anche all’iperconnessione, nonché le questioni legate all’autolesionismo e al suicidio e alle dipendenze patologiche. In quest’area rientrano, inoltre, le azioni relative alla prevenzione e al contrasto della violenza contro i minorenni.
Per maggiori informazioni si può consultare la notizia dedicata sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia.
Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alla tematica Politiche sociali per l’infanzia e l’adolescenza, raggiungibile dal menù di navigazione “Temi”.