Approvato il Piano di azione sulla Child Guarantee

Il 29 marzo scorso l’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza presieduto dalla Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, ha approvato il Piano di azione italiano sul Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili (Child Guarantee), in attuazione della Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 14 giugno 2021.

La Child Guarantee (Garanzia infanzia) è un’iniziativa della Commissione europea mirata a promuovere pari opportunità e garantire l’accesso a servizi essenziali per i minorenni a rischio di povertà o esclusione sociale, in fase di sperimentazione in sette Paesi tra cui il nostro. La Raccomandazione del 14 giugno 2021 sul Sistema europeo di garanzia per i bambini vulnerabili recepisce quanto stabilito dalla Strategia dell’Ue sui diritti dei minori, adottata il 24 marzo scorso dalla Commissione europea, auspicando la definizione di meccanismi di partecipazione integrati nei sistemi nazionali che possano contribuire all'elaborazione e al monitoraggio del Piano nazionale di azione sulla Child Guarantee previsto dalla Raccomandazione stessa.

Nella riunione del 29 marzo scorso l’Osservatorio ha condiviso il testo definitivo del Piano, sulla base del documento predisposto dal Gruppo di lavoro dedicato e presieduto dalla senatrice Anna Maria Serafini, ufficialmente designata dai Ministri responsabili per la Child Guarantee, Bonetti e Orlando, Coordinatrice nazionale per l’Italia per la Garanzia infanzia.

«Il Piano nazionale della Garanzia europea – si legge nel sito del Dipartimento per le politiche della famiglia - è di fatto parte integrante del V Piano nazionale infanzia e adolescenza approvato con decreto del Presidente della Repubblica del 25 gennaio 2022, ne attua molte azioni (tra le quali, l’adozione di LEP per i servizi di refezione scolastica, per i servizi educativi 0-3 e per la partecipazione dei ragazzi), e le rafforza, non solo in termini di sistema, perché rende evidente che entrambi i piani sono espressione di un’unica strategia nazionale a tutela dell’infanzia, ma anche sotto il profilo delle risorse: nei paesi nei quali la povertà minorile è superiore alla media europea, come l’Italia, il cinque per cento del Fondo sociale europeo plus sarà, infatti, destinato ad azioni di contrasto a tale fenomeno».

Il Piano nazionale della Child Guarantee, che prevede un finanziamento da parte dell’Unione europea di 635 milioni di euro, sarà ora trasmesso alla Commissione europea.

Informazioni e approfondimenti sulla Garanzia infanzia sono disponibili sul sito del Dipartimento per le politiche della famiglia, nella sezione dedicata.

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