“UP-prezzami”, campagna di Save the Children per combattere gli stereotipi tra adolescenti

05/03/2021 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Una ragazza piena di aspettative per i festeggiamenti del proprio compleanno, momento da condividere con gli amici di sempre. È la giovane protagonista del video spot diffuso il primo marzo scorso da Save the Children per rilanciare la campagna UP-prezzami contro gli stereotipi, promossa da Sottosopra, il Movimento Giovani per Save the Children, una rete che coinvolge ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni attivi e impegnati in azioni di sensibilizzazione e cittadinanza attiva in quindici città italiane.

Dalle parole della ragazza protagonista dello spot si evince che non è così popolare tra i suoi coetanei, una “secchiona, senza speranza”, tanto che alla festa di compleanno dell’anno precedente non si era presentato nessuno. Ma quest’anno prova a organizzare una festa online, mettendosi il vestito della festa, con un regalo da scartare e la torta. Il finale non è quello che ci si aspetta.

«L’intento della campagna – si legge nel sito di Save the Children - è quello di richiamare l’attenzione sul fatto che molti ragazzi, al di là dell’isolamento causato dalla pandemia, vivono da sempre una condizione di solitudine e emarginazione. Sono adolescenti discriminati perché vittime di pregiudizi e stereotipi che vengono “appiccicati” su di loro superficialmente, come etichette indelebili. È tempo di “spegnere” queste discriminazioni e impegnarsi per creare relazioni sane e rispettose delle diversità, a partire dalla scuola. Il tema delle discriminazioni e dell’isolamento è rimasto di grande attualità per i ragazzi anche nell’anno del covid-19, tanto che nell’ambito dell’ultima indagine svolta da Ipsos per Save the Children, quasi un adolescente intervistato su 10 (8%) ha dichiarato di aver assistito a episodi di discriminazione on line nei confronti di coetanei per varie motivazioni: non avere i device per fruire della DAD (PC, smartphone) e/o avere problemi di connessione (1 su 11), essere  positivi al covid-19 (1 su 25) o semplicemente essere di origine straniera e/o non parlare l’italiano (1 su 25)».

La campagna ha previsto la realizzazione di un kit di attività ideato dai giovani del Movimento per aiutare studenti e insegnanti non solo a confrontarsi e ad abbattere i pregiudizi e le etichette, ma anche a ridurre la percezione di isolamento e distanza, inaspritasi soprattutto negli ultimi mesi a seguito della pandemia.

Lo spot e le informazioni su UP-prezzami sono disponibili sul sito di Save the Children, nella notizia dedicata.