Bambini nati morti, rapporto Unicef-OMS-Banca Mondiale-UNDESA

20/10/2020 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

S’intitola A Neglected Tragedy: The Global Burden of Stillbirths (Una tragedia dimenticata: il fardello globale dei bambini nati morti) il nuovo rapporto lanciato dall’Unicef e da altre realtà: Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Banca Mondiale e Divisione delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNDESA).

«Un nato morto – si spiega nella presentazione dello studio pubblicata sul sito dell’Unicef - è definito nel rapporto come un bambino nato senza presentare segni di vita dalla 28° settimana di gravidanza in poi».

Secondo le stime dell’indagine, i bambini che nascono morti ogni anno, nel mondo, sono circa due milioni (in media, uno ogni 16 secondi). La grande maggioranza di questi decessi (84%) avviene in paesi a reddito basso o medio-basso: nel 2019, 3/4 dei casi si sono verificati nell’Africa Subsahariana o in Asia meridionale.

Il rapporto avverte che la pandemia di Coronavirus potrebbe far aumentare ulteriormente questo tragico fenomeno. «Secondo la valutazione effettuata dai ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, una riduzione del 50% nell’erogazione dei servizi sanitari di base a causa della pandemia potrebbe causare nei 117 Paesi in via di sviluppo, nell’arco di 12 mesi, un incremento del fenomeno dell’11,1%, pari a circa 200.000 casi addizionali di bambini nati morti. 13 Stati potrebbero registrare addirittura un incremento del 20% o più».

La maggior parte di questi decessi è causata dalla scarsa qualità dell’assistenza prima e durante il parto; «il rapporto identifica le principali soluzioni nell’incremento degli investimenti per i servizi sanitari prenatali e al parto, e nel potenziamento del personale infermieristico e ostetrico».  

Dall’indagine emerge che il fenomeno non riguarda esclusivamente i paesi poveri: nel 2019 39 paesi ad alto reddito hanno registrato un numero di nati morti superiore a quello dei decessi neonatali (entro 28 giorni dalla nascita) e 15 paesi hanno avuto un numero di nati morti superiore al numero di decessi infantili (entro un anno dalla nascita).