Povertà in Italia, nuovo report Istat

13/07/2020 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Dopo quattro anni di aumento si riducono per la prima volta il numero e la quota di famiglie in povertà assoluta, pur rimanendo su livelli molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008-2009. Lo rivela l’ultimo report Istat sulla povertà in Italia, che riporta dati relativi al 2019.

Secondo le stime dell’Istituto nazionale di statistica, le famiglie in povertà assoluta sono quasi 1,7 milioni (con un’incidenza pari al 6,4%), per un totale di quasi 4,6 milioni di persone (7,7%), in significativo calo rispetto al 2018 quando l’incidenza era pari, rispettivamente, al 7% e all’8,4%. In particolare, nel Mezzogiorno la povertà familiare scende dal 10% all’8,6% e quella individuale dall’11,4% al 10,1%. Anche nel Centro la povertà delle persone residenti registra una riduzione significativa, dal 6,6% del 2018 al 5,6%. «La diminuzione della povertà assoluta – si legge nel report - si deve in gran parte al miglioramento, nel 2019, dei livelli di spesa delle  famiglie meno abbienti (in una situazione di stasi dei consumi a livello nazionale). L’andamento positivo si è verificato in concomitanza dell’introduzione del Reddito di cittadinanza (che ha sostituito il Reddito di inclusione) e ha interessato, nella seconda parte del 2019, oltre un milione di famiglie in difficoltà».

I dati evidenziano inoltre che la povertà assoluta aumenta in presenza di figli conviventi, soprattutto se minorenni, passando dal 6,5% delle famiglie con un figlio under 18 al 20,2% di quelle con tre o  più figli minorenni. Anche tra le famiglie monogenitore la povertà è più diffusa rispetto alla media, con un’incidenza dell’8,9%, ma in attenuazione rispetto all’anno precedente, quando era pari all’11,4%.

I minorenni in povertà assoluta sono, nel 2019, un milione 137mila (11,4% rispetto al 7,7% delle persone a livello nazionale; 12,6% nel 2018). L’incidenza varia dal 7,2% del Centro al 14,8% del Mezzogiorno. «Rispetto al 2018 – si legge nel report - le condizioni dei minori migliorano sia a livello nazionale sia al Centro (da 10,1% a 7,2%). Disaggregando per età, l’incidenza si conferma più elevata nelle classi 7-13 anni (12,9%) e 4-6 anni (11,7%) rispetto alle classi 0-3 anni (9,7%) e 14-17anni (10,5%), quest’ultima in particolare miglioramento rispetto all’anno precedente (12,9%)».

Oltre 619mila le famiglie con minorenni in povertà assoluta, con un’incidenza del 9,7% (oltre tre punti più alta del valore medio di 6,4%). «La cittadinanza – spiega l’Istat - ha un ruolo importante nel determinare la condizione socio-economica della famiglia: è in condizione di povertà assoluta il 6,3% delle famiglie con minori composte solamente da italiani (in miglioramento rispetto allo scorso anno) e il 31,2% delle famiglie con minori composte solo da stranieri».

Le famiglie in condizioni di povertà relativa sono stimate pari a poco meno di 3 milioni (11,4%), per un totale di oltre 8,8 milioni di persone (14,7%). Rispetto al 2018 la situazione è sostanzialmente stabile in tutte le ripartizioni: nel Nord l’incidenza si attesta a 6,8% con valori simili sia nel Nord-ovest sia nel Nord-est (rispettivamente 6,7% e 6,9%),  mentre è pari a 21,1% nel Mezzogiorno.

Le famiglie con tre o più figli minorenni hanno un’incidenza di povertà relativa quasi tre volte superiore a quella media nazionale (34,4% contro 11,4%).