YoungAbout Film Festival in corso a Bologna

07/03/2010

È in corso in questi giorni lo Youngabout Film Festival uno dei più interessanti festival dedicati al cinema per ragazzi della nostra Penisola. Giunto alla terza edizione, ideato e promosso dall’associazione culturale Gli anni in tasca e dal Coordinamento adolescenti del Quartiere San Vitale, Youngabout si concluderà il 13 marzo.

Il festival indipendente propone a un pubblico non solo giovanile una serie di lungometraggi e cortometraggi in prima visione nazionale, selezionati dai più importanti festival europei di cinema e non, distribuiti in Italia, che raccontano l’amore, la gelosia, l’amicizia, i complessi, le paure, le solitudini, le ribellioni e le fantasie di ragazze e ragazzi.

Per certi versi la formula è – in piccolo e ovviamente strettamente collegata alla realtà bolognese al cui interno si tiene – simile a quella del Sottodiciotto Filmfestival di Torino, visto che al centro dell’iniziativa si situa un concetto di coinvolgimento e protagonismo giovanile a 360°. Gli adolescenti e i giovani non vengono coinvolti “solo” come spettatori e giurati (la giuria infatti è composta da gli studenti delle scuole superiori di Bologna, di alcune dell’Abruzzo, affiancati da una giuria di adulti, esperti nel settore dei media e in campo pedagogico), ma si ritagliano spazi di protagonismo sia come produttori di immagini sia, soprattutto, come organizzatori della manifestazione.

Oltre alla sezione principale del festival (quella dei lungometraggi, tra cui spiccano film come Somers Town di Shane Meadows o Pagafantas di Borja Cobeaga) c’è, infatti, anche una sezione laterale composta da cortometraggi realizzati direttamente dai ragazzi. Sono più di 200 i corti arrivati per il concorso all’associazione Gli Anni in tasca e provenienti da molti Paesi come Inghilterra, Germania, Svezia, Stati Uniti, Siria, oltre che da tante località italiane, a dimostrazione della ricchezza di idee e del desiderio di raccontarsi dei ragazzi, tra i quali vi sono quelli selezionati e proiettati in diverse giornate del festival. Ma, come si diceva, il coinvolgimento vale anche sul piano organizzativo: a un gruppo di ragazze e ragazzi dai 16 ai 26 anni, che negli anni passati erano stati giurati del concorso, è stata affidata la responsabilità di diversi momenti del festival. Sono alcuni dei membri e rappresentanti del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Quartiere San Vitale - Comune di Bologna, un progetto di educazione alla vita pubblica e alla politica, finalizzato a promuovere la partecipazione dei bambini dei preadolescenti e adolescenti alla vita della comunità locale, animatore anche di un interessante blog.

Tra gli appuntamenti collaterali del festival si segnala un’importante conferenza dal titolo Ridiamoci sopra: è possibile raccontarsi con umorismo? che intende riflettere sulla possibilità di descrivere i piccoli, grandi problemi dell’adolescenza con i toni della commedia e l’8 marzo un omaggio dedicato all’universo femminile con la proiezione di Traces - empreintes des femmes (Burkina Faso, 2005) di Katy Léna Ndiaye, un documentario sull'arte, esclusivamente femminile, delle pitture murali in una regione del Burkina Faso.

Il Festival è realizzato in collaborazione con il Coordinamento adolescenti del Quartiere San Vitale, con la supervisione dei docenti del DAMS Cinema dell’Università di Bologna, che conducono anche i dibattiti in sala e curano i momenti seminariali, si avvale del Patrocinio DAMS Cinema e del Dipartimento di scienze dell’educazione dell’Università di Bologna, ha il sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Il Festival è in media-partner con Flash Giovani e Flashvideo - portale dell’Ufficio giovani del Comune di Bologna - che realizzerà interviste e servizi di approfondimento, e anche con Codec TV.

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