Web "delle meraviglie" per i ragazzi liguri

10/06/2010

Connessi, spesso accompagnati nella Rete ma forse troppo ottimisti: è il ritratto dei giovani internauti liguri tra i 10 e i 17 anni tracciato da una ricerca commissionata dal Corecom regionale. Il quadro che emerge è sostanzialmente positivo: il web è diffuso tra le famiglie, che non trascurano un approccio educativo.

Attraverso interviste a questionari su un campione di 500 ragazzi e relativi genitori nelle quattro province liguri, l'indagine del Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Liguria realizzata da Demoskopea ha cercato di misurare la diffusione dei computer nelle famiglie liguri dove è presente almeno un ragazzo di età compresa tra 10 e 17 anni; studiare l’uso di Internet da parte dei ragazzi e il loro immaginario condiviso; tratteggiare e confrontare gli approcci generazionali diversi da parte di genitori e figli.

Dal sondaggio risulta che Internet è capillarmente diffusa tra le famiglie liguri. Nel 98% delle abitazioni di famiglie prese in esame è presente almeno un personal computer e il 96% dispone di una connessione ad internet: a banda larga nel 91% dei casi, che il 75% delle volte ha una tariffa flat (quindi presuppone un uso frequente del web). Il digital divide generazionale tra padri e figli è tangibile anche se meno rispetto ad altre realtà: mentre il 96% dei ragazzi intervistati dichiara di usare il personal computer (pc) e il 93% naviga in rete, ben l’84% dei genitori intervistati usa il pc e l’81% accede ad Internet.
Alta la percentuale di under 18 digitalizzati. Infatti dispone di un pc personale  il 41,9% dei ragazzi che vivono in una famiglia che possiede un computer. Il 60,7% dei ragazzi connessi ad Internet dispone di un indirizzo e-mail personale. Diffusissimo il cellulare: lo ha l’84,2% degli intervistati e il 7,4% lo usa per accedere alla Rete.

«Divertente, giovane, veloce, sereno, facile e “per tutti”»: queste le parole più usate dai ragazzi per descrivere Internet. Meno concorde l'associazione del web all’interazione con persone conosciute o con persone da conoscere. In ogni caso, il mondo virtuale viene acriticamente percepito come positivo, «sereno e spensierato»: solo il 4,2% del campione riesce a citare un aspetto negativo di Internet o un suo tratto di criticità. Se costretti a trovarne uno, i ragazzi si concentrano su aspetti più tecnici che relazionali, tanto che il 43,1% dei ragazzi si dice sicuro che Internet non abbia aspetti negativi. Della Rete si apprezza soprattutto la varietà di contenuti disponibili, seguita dalla possibilità di tenersi in contatto con gli amici e dalla dimensione ludica del web.

Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, la ricerca ligure evidenzia che i genitori sono consapevoli e attenti alle abitudini di navigazione dei propri figli. Spesso navigano insieme ai ragazzi (33,3% qualche volta, 20,2% sempre), abitudine che però si perde al crescere dell’età del figlio: naviga da solo il 45,5% totale del campione, il 19,0% dei ragazzi 10-13 anni, il 68,6% dei ragazzi 14-17 anni.
Il 68,1% dei ragazzi accetta e rispetta regole di navigazione tese a disciplinare il trattamento dei propri dati personali e a evitarne la diffusione in Rete, a fissare dei tempi massimi di navigazione, a oscurare certi siti, ad ammonire i ragazzi sui rischi dell’interazione on line con sconosciuti. Tuttavia i figli sembrano sottovalutare le preoccupazioni dei genitori: secondo i ragazzi solo nel 2,3% dei casi i genitori sono “molto preoccupati” (17,3% “abbastanza preoccupati”), mentre i genitori si dichiarano “molto preoccupati” nel 10,3% dei casi (31,9% “abbastanza preoccupati”).

Per quanto riguarda l'uso del web, le attività sono quelle consuete. Il 67% dei ragazzi si connette per la ricerca di informazioni e per motivi di studio (58,1%). Il 57,2% usa programmi di messaggeria istantanea e il 48,0% dichiara di scaricare musica, film, immagini. Gioca on line solo il 42,7% del campione, mentre invece solo il 12% ha fatto acquisti on line, nell’83% dei casi con l’assistenza di un genitore.
Va sottolineato come i genitori siano consapevoli dell'uso che viene fatto di Internet da parte dei figli, anche se sovrastimano l’uso della rete per studio e ignorano gli usi più evoluti e tecnicamente più avanzati, come la gestione di un blog personale.

Il 95,9% dei ragazzi si connette da casa, dalla propria camera (49%) o dal soggiorno (34,9%). I ragazzi liguri si collegano mediamente 4 o 5 volte a settimana, anche 1 o 2 volte al giorno: la frequenza cresce con il crescere dell'età. La durata media della connessione è di poco più di un’ora, le fasce orarie preferite sono pomeriggio (75,8%) e sera (42%). Infine, quasi la metà degli intervistati si collega a Internet da scuola (47,3%) e il 74% dei ragazzi che si collegano da scuola sono assistiti da un insegnante. Mediamente i ragazzi liguri che si collegano da scuola lo fanno una volta a settimana e per poco più di 40 minuti.

Come sottolineano gli estensori della ricerca, «i ragazzi presentano una visione di Internet connotata in modo decisamente positivo: alla luce dell’importanza crescente che la Rete sta assumendo in ogni dimensione della vita sociale, una visione improntata all’ottimismo, alla serenità e alla facilità di utilizzo non può che essere un segnale positivo». Tuttavia, «si segnala una modesta consapevolezza dei rischi e delle criticità connesse all’uso di Internet, dovuta in parte a una mancata riflessione su un fenomeno vissuto dalle giovani generazioni come “naturale” e quindi non facilmente tematizzabile». (mf)