“Violenza zero!”, progetto per formare gli operatori dei servizi sociali

01/08/2019 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Si rivolge agli operatori dei servizi sociali per i minorenni il progetto Violenza zero!, un’iniziativa realizzata dall’Istituto psicoanalitico per le ricerche sociali (capofila) e dal Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità che vuole fare il punto su un tema complesso come quello dei reati a sfondo sessuale commessi dagli under 18.
«Sono circa 1340 – si legge nella presentazione - i casi dei minori imputati per reati a sfondo sessuale in carico ai servizi della Giustizia minorile e di Comunità, alla fine del 2018. Numeri importanti che pongono domande sul comportamento di questi giovani e su quali interventi educativi debbano esser presi in considerazione».
La presa in carico dei ragazzi che commettono abusi richiede un notevole impegno da parte degli operatori e «le istituzioni si trovano troppo spesso impreparate e sprovviste degli strumenti necessari per rispondere adeguatamente alle complessità dei bisogni emergenti e alle trasformazioni in atto. Difatti, sono ancora poche le iniziative formative destinate agli operatori coinvolti sul tema della prevenzione e recupero dei minori maltrattanti e sulle varie evoluzioni e sui significati attribuiti al fenomeno della violenza». Il progetto cerca di colmare questa lacuna proponendo percorsi formativi destinati agli operatori dei servizi sociali per i minorenni, con l’intento di migliorare la capacità di presa in carico dei ragazzi e ridurre il rischio di recidiva dei giovani autori di reati a sfondo sessuale.
Gli obiettivi di Violenza zero! sono, in sintesi, tre: fornire agli operatori gli strumenti necessari per rispondere adeguatamente alle esigenze dei minorenni che commettono abusi; analizzare i diversi approcci clinici esistenti e le modalità di intervento più appropriate per un’efficace azione di trattamento, cura, prevenzione e reinserimento sociale di questi ragazzi; favorire il confronto fra gli operatori per facilitare lo scambio di esperienze e buone pratiche e aumentare la qualità del lavoro di rete.
Il progetto, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, si concluderà a dicembre 2019.