Vaccini per ogni bambino, rapporto Unicef

26/04/2023 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:
cover del rapporto Unicef La condizione dell’infanzia nel mondo: per ogni bambino, vaccinazioni

Durante la pandemia Covid-19 la copertura vaccinale si è ridotta drasticamente, lasciando milioni di bambini senza alcuna protezione contro le malattie infantili più gravi. Il nuovo rapporto dell’Unicef La condizione dell’infanzia nel mondo: per ogni bambino, vaccinazioni rivela che la fiducia nei vaccini è diminuita durante la pandemia in 52 sui 55 Paesi considerati nell’indagine.

Il rapporto prende in esame le azioni necessarie a garantire che ogni bambino, ovunque si trovi, sia protetto dalle malattie prevenibili tramite vaccinazione, concentrandosi sul ruolo che fattori come povertà, emarginazione e genere hanno nel determinare se i più piccoli vengono sottoposti o meno a vaccinazioni.

Dai dati emerge che la percezione dell’importanza dei vaccini per i bambini è diminuita di oltre un terzo dall’inizio della pandemia nella Repubblica di Corea e in altri Paesi (Papua Nuova Guinea, Ghana, Senegal e Giappone), mentre è rimasta inalterata o è addirittura migliorata solo in Cina, India e Messico. In Italia c’è stato un calo di 6,8 punti percentuali, dal 92,1% all’85,5%.

«La fiducia nei vaccini – si spiega nella presentazione dello studio pubblicata sul sito dell’Unicef - è volatile e legata al tempo. Saranno necessarie ulteriori raccolte di dati e analisi per determinare se i risultati sono indicativi di una tendenza a lungo termine. Nonostante la flessione, il sostegno complessivo ai vaccini rimane relativamente forte. In quasi la metà dei 55 Paesi studiati, più dell’80% degli intervistati ritiene che i vaccini siano importanti per i bambini. Tuttavia, il rapporto avverte che la confluenza di diversi fattori suggerisce che la paura dell’esitazione nei confronti del vaccino potrebbe essere in aumento. Questi fattori includono l’incertezza sulla risposta alla pandemia, il crescente accesso a informazioni fuorvianti, la diminuzione della fiducia nelle competenze e la polarizzazione politica».

Secondo quanto evidenziato dall’indagine, la pandemia ha interrotto le vaccinazioni dei bambini quasi ovunque, soprattutto a causa delle pressioni sui sistemi sanitari, del dirottamento delle risorse dedicate verso la vaccinazione contro il Covid-19 e della carenza di operatori sanitari e delle misure di permanenza a casa.

Tra il 2019 e il 2021 67 milioni di bambini non hanno ricevuto le vaccinazioni, con livelli di copertura vaccinale in calo in 112 Paesi. «I bambini nati appena prima o durante la pandemia stanno superando l’età in cui normalmente verrebbero vaccinati, sottolineando la necessità di un’azione urgente per raggiungere coloro che hanno saltato le vaccinazioni e prevenire l’insorgere di malattie mortali».

Dal rapporto emergono anche le disuguaglianze aggravate dalla pandemia: «per fin troppi bambini, soprattutto nelle comunità più ai margini, la vaccinazione non è ancora disponibile o accessibile. Anche prima della pandemia, i progressi nelle vaccinazioni erano fermi da circa 10 anni mentre il mondo lottava per raggiungere i bambini più ai margini. Dei 67 milioni di bambini che non hanno ricevuto le vaccinazioni di routine tra il 2019 e il 2021, 48 milioni non hanno ricevuto una sola dose di vaccino, detti anche “a 0 dose”. Alla fine del 2021, India e Nigeria (entrambi paesi con nascite molto numerose) avevano il più ampio numero di bambini a 0 dose, ma l’incremento del numero dei bambini a 0 dose è stato particolarmente notevole in Myanmar e nelle Filippine. I bambini non raggiunti vivono nelle comunità più povere, remote ed emarginate, a volte colpite da conflitti».

La versione integrale della pubblicazione in inglese è disponibile sul sito dell’Unicef www.unicef.org, nella pagina dedicata, mentre la sintesi in italiano è reperibile sul sito dell’Unicef Italia, www.unicef.it, nella notizia dedicata.

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