Quali soggetti intervengono quando esplode una crisi umanitaria? Con quali priorità? A queste domande vuol dare risposta il "viaggio virtuale" lanciato ieri, in occasione dell'anniversario del terremoto di Haiti, da Cesvi e Commissione europea, un percorso interattivo proposto in un portale rivolto soprattutto ai 15-25enni. Il viaggio virtuale La scienza dell'emergenza – che riporta, sia in italiano che in inglese, i contenuti dell'omonima mostra promossa da Cesvi e Echo - Servizio per gli aiuti umanitari e la protezione civile della Commissione europea – nasce per spiegare ai più giovani, con un linguaggio semplice, che cosa è una crisi umanitaria, invitandoli ad approfondire due eventi reali: la guerra in Somalia e il terremoto che ha colpito Haiti. Attraverso video, foto e testi il percorso interattivo racconta i principi, le dinamiche e la complessità del lavoro umanitario nelle grandi emergenze internazionali, senza rinunciare all'aspetto ludico, utilizzato come strumento per veicolare messaggi educativi. Il viaggio virtuale, infatti, propone anche giochi, simulazioni e un quiz sul tema dell'acqua per riflettere sull'importanza di questa risorsa in un contesto difficile come quello haitiano. Proprio al paese caraibico la mostra dedica un'intera sezione, riportando dati sulle conseguenze del terremoto, sugli interventi di Cesvi e della Commissione europea in aiuto alla popolazione e sulla situazione odierna di Haiti, a distanza di un anno dalla catastrofe. Una situazione che, nonostante l'impegno delle tante organizzazioni e associazioni che offrono cure e sostegno agli abitanti del paese, continua a registrare pesanti criticità, aggravate dalla recente epidemia di colera, che ha causato migliaia di vittime. Il viaggio virtuale, dunque, invita a una riflessione più ampia sul tema, con un'analisi approfondita di casi reali. La mostra, presentata lo scorso ottobre nell'ambito di Bergamoscienza, sarà poi riproposta a Nova Gorica, in Slovenia, nella primavera del 2011, in data ancora da definire. Un invito a riflettere arriva anche da alcuni rapporti sulla situazione di Haiti, diffusi nei giorni scorsi, che mettono in evidenza le grandi difficoltà in cui si trova il paese e illustrano gli interventi attuati da varie organizzazioni. Così, ad esempio, il rapporto di Unicef sulla condizione dei più piccoli Bambini di Haiti. Un anno dopo – La lunga strada dall'emergenza alla ricostruzione, quello di Medici senza frontiere Haiti un anno dopo. Analisi dell'intervento umanitario di Medici senza frontiere – che riporta un'analisi sull'impegno dell'organizzazione, sulle attuali lacune nell'assistenza medica e sulle sfide per migliorare le condizioni igieniche, la fornitura di acqua, di ripari adeguati e l'assistenza medica di secondo livello – e il rapporto di Caritas italiana La speranza che non muore. Nel corso di un incontro che si è svolto a Roma nel giorno dell'anniversario del terremoto, inoltre, Agire (Agenzia italiana risposta emergenze) ha reso noti i risultati degli interventi realizzati nel paese. (bg)