Attivo da qualche mese, il servizio gratuito Adozioni in rete - un numero verde a cui possono rivolgersi anche gli insegnanti – offre orientamento e sostegno a chi aspira a diventare genitore adottivo e a chi lo è già, con l'obiettivo, fra l'altro, di rafforzare le reti di cooperazione tra i principali attori del percorso di adozione.
Il servizio - promosso dalla Regione Piemonte e realizzato dall'Agenzia regionale per le adozioni internazionali - si rivolge ad aspiranti genitori adottivi, a famiglie adottive e a educatori e insegnanti del Piemonte, della Liguria e della Valle d'Aosta, che possono richiedere informazioni e consulenze sulle procedure dell'adozione nazionale e internazionale, sul percorso adottivo e su iniziative organizzate dalla Commissione per le adozioni internazionali, dagli enti autorizzati e altri soggetti.
Il numero verde 800.155500 offre anche un servizio di consulenza pedagogica sulle problematiche relative all'inserimento e all'accoglienza scolastica dei minori adottati, dedicato ai genitori, agli insegnanti, agli educatori e agli operatori dei servizi territoriali pubblici e no profit che si occupano della salute e delle relazioni di aiuto dei bambini adottivi. Per consulenze più approfondite, si può scrivere a: adozioniinrete@arai.piemonte.it.
Al numero verde, attivo dal 20 novembre 2009, si sono rivolti, ad oggi, 61 utenti per informazioni sulle procedure, sul percorso adottivo e su eventi e iniziative, 21 utenti per la consulenza pedagogica e 4 per questioni di carattere giuridico. «Fra le 61 richieste informative giunte sia via telefono sia via mail – spiega Cristina Neirone, assistente sociale operatrice del servizio insieme ad altri esperti – la maggior parte proviene da aspiranti genitori adottivi alla ricerca di orientamenti sulla procedura da seguire per presentare la propria disponibilità all'adozione».
Le richieste di consulenza pedagogica, invece, provengono da alcuni insegnanti della scuola primaria, che a volte chiamano su suggerimento dei genitori adottivi: «molti docenti – continua Neirone – si sono rivolti a noi per un confronto su come introdurre la narrazione familiare in classi dove sono presenti bambini adottati». Fra le richieste a carattere giuridico, sono stati posti quesiti sul congedo di maternità in caso di adozione e sui limiti di età tra adottanti e adottato.
Anche altre regioni promuovono servizi analoghi a quello proposto da Adozioni in rete. In Veneto, ad esempio, il numero verde 800.413060 offre informazioni generali sull'adozione e orientamento a chi aspira a diventare genitore adottivo e risiede nella regione. Il servizio, attivo da giugno 2006, è gestito dall'Azienda Ulss 9 di Treviso su incarico della Regione Veneto nell'ambito del Progetto di intervento a favore della famiglia nell'adozione internazionale. A Roma e in altre città del Lazio, invece, 7 call center offrono informazioni sul percorso di adozione, sulla normativa e sulle procedure. Il servizio è istituito dalla Regione Lazio in collaborazione con alcuni Comuni e Asl.
Dal 29 gennaio 2008, inoltre, è attivo il servizio di ascolto telefonico Linea Cai - uno spazio per la comunicazione, l'ascolto e l'informazione, istituito dalla Commissione per le adozioni internazionali. Il numero verde 800.002393 - rivolto alle coppie che aspirano all'adozione, alle famiglie adottive, agli operatori dei servizi territoriali e dei tribunali per i minorenni, agli enti autorizzati, agli studiosi e a tutti i cittadini interessati - fornisce informazioni e consulenza sull'iter adottivo, sui rapporti con gli enti autorizzati, sui paesi di origine dei bambini e su altre tematiche inerenti le adozioni internazionali. (bg)