Un DVD per spiegare le carceri minorili agli studenti

10/11/2008

Un DVD interattivo a fumetti aprirà le porte del carcere agli studenti delle scuole superiori di Bologna. Cinque storie di detenuti, donne e uomini, italiani e stranieri, video-testimonianze, testi, giochi, quiz e immagini, aiuteranno gli studenti a conoscere il mondo dietro le sbarre ed a formarsi una propria opinione al riguardo. Con questo intento nasce "Wunderkammer - La Camera delle Meraviglie", DVD interattivo sul tema dell'esecuzione della pena e della fase post-penitenziaria, frutto di un percorso di collaborazione iniziato nel 2001 tra Comune di Bologna, Istituto di ricerca e formazione Iress, e Associazione Gruppo Elettrogeno. Stampato in 1.000 copie, Wunderkammer verra' inviato a tutte le scuole superiori bolognesi, e presentato a giugno ai presidi, che da settembre prossimo potranno inserirlo nei percorsi formativi, integrando così le attività che gli ideatori del progetto svolgono già negli Istituti.
Il DVD riassume, infatti, in un unico supporto multimediale le varie esperienze che Iress ha realizzato nel corso degli anni in classe, centri sociali, sedi di Quartiere e altri luoghi di aggregazione sociale della città. Grazie al nuovo strumento, le scuole potranno quindi formare autonomamente gli studenti sul tema del carcere e della detenzione, al fine di portare i ragazzi a "costruirsi un proprio pensiero, una propria formazione", spiega Elena Di Gioia di Gruppo Elettrogeno. Iress e Gruppo Elettrogeno, mettono inoltre a disposizione delle scuole i propri operatori, per una presentazione accompagnata del DVD, una vera e propria conferenza spettacolo con attori che recitano la parte dei cinque carcerati.
Wunderkammer renderà dunque più accessibile il complesso argomento della detenzione, non solo fornendo informazioni sulla storia ed i significati della pena e del carcere e sulle figure e le istituzioni ad essi collegate, ma consentirà anche di visualizzarne alcuni degli aspetti più significativi, a partire da personaggi, racconti, opinioni e punti di vista. Gli studenti impareranno ad esempio cosa si può portare in cella, quali sono le strutture di detenzione a Bologna, ma anche quelle di sostegno, i progetti e le aziende che si attivano dopo che si e' scontata la pena. Focus anche su tutti i numeri sulla giustizia bolognese, anche quella minorile. L’obiettivo indiretto è quello di rompere l’immagine, sempre più diffusa, del carcere minorile come luogo dove depositare i rifiuti della società, quando invece, esso dovrebbe rappresentare sempre di più un luogo di reinserimento.