Tutori volontari, partono i corsi nel Lazio

22/12/2010

Nel Lazio partono i corsi per tutori volontari: dopo uno analogo a Rieti, in queste settimane inizierà il secondo di questo genere nella provincia di Latina, grazie alla collaborazione tra il Garante regionale dell’Infanzia e dell’adolescenza e le amministrazioni provinciali e a un’intesa sottoscritta col Tribunale per i minori di Roma.

L’esigenza dei corsi, lo spiega il documento firmato da Garante e Tribunale, nasce dalla presenza sempre più ingente di «minori privi di supporto familiare e in particolare di minori stranieri che si ritrovano nel nostro paese privi dell’assistenza di genitori o familiari», ai quali è necessario affiancare una figura di riferimento che «eserciti i compiti inerenti la potestà». Poiché questi compiti non possono essere svolti né da direttori e operatori delle strutture di accoglienza che ospitano i minori (lo vieta la legge) né dai titolari delle prestazioni assistenziali (per evitare conflitti d’interesse), Garante e Tribunale dei minori hanno optato per l’avvio di un’iniziativa mirata alla formazione e assistenza di tutori legali “esterni”.

Il tutore deve assicurarsi che tutti i soggetti coinvolti nella tutela (i servizi sociali, la comunità e la famiglia affidataria) svolgano le funzioni di loro competenza, e deve verificare che il minore sia seguito, educato e accolto. Il tutore rappresenta anche il minore in tutti gli atti civili, decide sulle questioni importanti che lo riguardano e ne amministra i beni.
 
In particolare, si legge, l’ufficio del Garante curerà la formazione e l’aggiornamento dei volontari disponibili anche attraverso la collaborazione del Tribunale dei minori di Roma e delle organizzazioni internazionali Unicef e Save the children (con le quali è già stato firmato un protocollo di collaborazione). I nomi dei volontari che avranno concluso con successo i corsi verranno iscritti nell’Albo dei Tutori volontari del Lazio. Il giudice minorile o tutelate, chiamato alla nomina del tutore legale del minore, potrà così attingere dall’Albo per individuare la figura più adatta.
 
Nell’Albo regionale andranno indicati per ogni nominativo: la residenza o il domicilio, l’età anagrafica, l’attività svolta, l’esperienza in campo minorile. Viene inoltre previsto che ogni tutore non possa esercitare più di 10 tutele contemporaneamente e dia la disponibilità a relazionarsi con continuità al Giudice minorile o al Giudice tutelare.
Il percorso formativo avviato prima a Rieti e in avvio a Latina è strutturato in una serie di moduli didattici che mirano a trasmettere le necessarie conoscenze rispetto alle funzioni, ai limiti e alle responsabilità del tutore, nonché ai contesti e sistemi in cui viene ad esercitare il proprio mandato. I partecipanti al corso, che avranno superato positivamente la valutazione finale, verranno inseriti nell'elenco dei tutori volontari per minori.
 
Per il 2011 si prevede di attivare identiche iniziative anche nelle province di Frosinone e Viterbo. Sul sito del Garante dell’infanzia del Lazio è possibile trovare tutti gli aggiornamenti. (mf)
 
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