Il welfare locale, la collaborazione con i servizi sociali, la prevenzione dell'allontanamento dei minori dalle famiglie di origine: sono alcuni dei temi che sono stati al centro del quarto convegno internazionale sulla qualità del welfare La tutela dei minori. Buone pratiche relazionali, che si è svolto a Riva del Garda l'8, 9 e 10 novembre scorsi. L'appuntamento trentino ha rappresentato un'importante occasione di studio e riflessione sulla qualità organizzativa e professionale nei servizi territoriali di tutela e controllo.
Organizzato dal Centro studi Erickson e rivolto ai coordinatori dei servizi e ad altre figure professionali (assistenti sociali, psicologi, educatori, insegnanti e operatori della giustizia minorile), si è articolato in tre sessioni plenarie e 24 workshop di approfondimento con esperti italiani e stranieri. Sia nelle sessioni plenarie che nei workshop sono stati trattati argomenti di grande attualità, nella prospettiva di indagare a fondo sulle risorse e le criticità che riguardano il settore dei servizi e i vari aspetti legati alla tutela dei minori.
Questi alcuni dei temi affrontati nel corso delle plenarie: I bisogni dei minori che vivono in famiglie difficili: strumenti e strategie di assessment, Partire dalla strada: la funzione di outreach come strategia di primo contatto nel lavoro sociale con i giovani, Minori, media e scuola: le sfide educative nell'era ipermediale, Il mentoring con bambini e ragazzi: nuovi modelli e nuove opportunità. Anche i workshop hanno offerto spazi di confronto su un'ampia varietà di temi. Giuristi, docenti, sociologi e altri esperti hanno presentato riflessioni, studi, ricerche e buone prassi. Si è discusso, ad esempio, delle strategie per prevenire e combattere il bullismo, del coinvolgimento dei minori e delle famiglie nella progettazione e realizzazione degli interventi di aiuto, della tutela dei bambini e adolescenti rom, sinti e caminanti, delle politiche dell'Unione europea per la tutela minorile e della collaborazione tra servizi sociali e autorità giudiziaria.
Sono intervenuti, fra gli altri: Pierpaolo Donati, docente di sociologia all'Università di Bologna, e Fabio Folgheraiter, docente di metodologia del servizio sociale all'Università Cattolica di Milano, ai quali è stata affidata la direzione scientifica del convegno; Gian Carlo Blangiardo, docente all'Università di Milano Bicocca; Marco Chistolini, responsabile scientifico del Centro italiano aiuti all'infanzia di Milano; Paolo Martinelli, magistrato; Björn Andersson, docente all'Università di Gothenburg, in Svezia; Jan Horwath, docente all'Università di Sheffield, in Gran Bretagna.
Le tre giornate di studio si pongono in continuità con il terzo convegno internazionale sulla qualità del welfare organizzato dal Centro studi Erickson La tutela del minore, che si è tenuto, sempre a Riva del Garda, l'11, 12 e 13 novembre 2010. Durante il convegno del 2010, si legge nella presentazione della quarta edizione del 2012, «abbiamo iniziato a esplorare l'idea che i percorsi di tutela minorile, per risultare davvero efficaci, vadano costruiti partendo dal punto di vista e dai punti di forza dei minori e delle famiglie interessate. Le famiglie, anche e soprattutto quelle in difficoltà, vanno ascoltate per poter costruire progetti di aiuto che siano davvero praticabili per loro, dal loro punto di vista. Perché, senza questa condizione basilare, i progetti di aiuto servono a ben poco. Le buone prassi che vanno in questa direzione ci sono: ne abbiamo avuto molti esempi già nella scorsa edizione del convegno e da allora ci sembra stiano diffondendosi, trovando nuove articolazioni e dando risultati convincenti. Per questo crediamo valga la pena di proseguire nel cammino intrapreso e di allargare ancor di più l'orizzonte, alla ricerca dei tanti modi possibili in cui i professionisti della tutela riescono a «farsi aiutare» dai loro utenti a essere dei professionisti più efficaci, mentre li accompagnano nell'affrontare le difficoltà».
Nel sito del Centro studi Erickson sono stati pubblicati gli atti del convegno. (bg)