Rilanciare un codice socio-educativo nell'affrontare le problematiche dei minori e delle loro famiglie è il titolo del seminario in programma oggi, a Bologna. L'incontro fa parte dell'iniziativa Nuovi orientamenti per la tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, un ciclo di tre seminari iniziato il 6 febbraio scorso.
Le tre giornate di studio, organizzate dalla Regione Emilia Romagna, dall'Azienda Usl di Bologna e dalla rivista Animazione sociale, rappresentano l'occasione per presentare e discutere alcune esperienze significative finalizzate alla tutela dei minori, e danno avvio a un percorso di ricerca che prevede la costituzione di tre laboratori che coinvolgeranno circa sessanta operatori. Questi ultimi avranno il compito di mettere a fuoco ipotesi di azione e orientamenti metodologici su tre aree di intervento: la funzione delle reti di famiglie nel sostenere la crescita e la genitorialità; il lavoro con le famiglie di origine dei bambini allontanati; la riattualizzazione del codice socio-educativo nel far fronte alle situazioni difficili dei bambini e dei loro contesti di vita. Gli esiti della ricerca saranno pubblicati nel corso del 2012 su Animazione sociale.
Alla riflessione sulle tre aree di intervento sono dedicati i tre seminari. I relatori dell'incontro del 6 febbraio si sono soffermati sul tema Come sviluppare reti di prossimità per sostenere le risorse affettive e sociali delle famiglie in difficoltà?, mentre il 7 febbraio si è approfondito il tema Come il tempo di allontanamento del bambino e del ragazzo può diventare un'opportunità per la famiglia naturale?
Al seminario di oggi interverranno: Mila Ferri, responsabile del Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri; Franca Olivetti Manoukian, dello studio Aps di Milano e Paola Scalari, dell'Istituto Coirag di Milano. Per tutti e tre gli incontri è prevista una diretta web, che si può seguire collegandosi al sito E-R Sociale della Regione.
L'idea del ciclo di seminari e della ricerca nasce dal lavoro di un gruppo di operatori e responsabili dei servizi sociali e sanitari dell'Emilia Romagna, che si sono confrontati sulle strategie di intervento per la tutela dei minori che vivono situazioni familiari difficili. (bg)