A Torino evento finale del Progetto per l'integrazione dei minori rom

23/05/2014 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

In alcune delle 13 città riservatarie che partecipano al Progetto nazionale per l'inclusione e l'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti si terranno, nei prossimi giorni, gli eventi conclusivi dell'iniziativa sperimentale promossa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la collaborazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Uno di questi è il seminario Rom, sinti, caminanti e/a scuola: dalle pratiche sul territorio a elementi di sistema, in programma il prossimo 29 maggio a Torino.

L'incontro - organizzato dal Comune di Torino, dall'Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, dalla scuola Alvaro-Modigliani e dalle associazioni Asai e Terra del fuoco - vuole essere un momento di riflessione sul tema dell'inclusione e dell'integrazione dei bambini rom, sinti e caminanti, a partire dalla sperimentazione del progetto nel capoluogo piemontese. Interverranno rappresentanti delle istituzioni promotrici della sperimentazione e delle istituzioni locali coinvolte, esperti e i protagonisti dell'esperienza torinese, fra i quali insegnanti, studenti e operatori.

La sessione mattutina darà spazio alle relazioni di Antonio Cutolo, della Direzione generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di Elena Rozzi, tutor del progetto a Milano e Torino, e di Maria Riso, responsabile dei progetti di inclusione scolastica della Città di Torino. Il primo affronterà il tema Riconoscere e valorizzare le differenze, Rozzi illustrerà il contesto in cui nasce la sperimentazione, le sue finalità e i suoi obiettivi, e Riso, infine, proporrà una riflessione su Le azioni e gli strumenti: buone pratiche e complessità. A seguire, il racconto di alcuni protagonisti dell'esperienza torinese e l'intervento di Filippo Furioso, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, che si concentrerà sulla valutazione dei ragazzi, del progetto e della scuola.

Il pomeriggio, invece, sarà dedicato a lavori di gruppo sui seguenti temi: Buone pratiche e complessità: reti e alleanze tra scuole, enti locali, associazioni; La voce dei protagonisti: uno spazio per l'esposizione anche di esperienze diverse; La valutazione: dei ragazzi, del progetto, della scuola. Le conclusioni sono affidate a Silvana Di Costanzo, già vicedirettore dell'Ufficio scolastico regionale per il Piemonte.

L'iniziativa sperimentale - che coinvolge, oltre a Torino, anche Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma e Venezia - ha come destinatari i bambini e gli adolescenti rom, sinti e caminanti e non, di età compresa fra i 6 e i 14 anni, i dirigenti scolastici, gli insegnanti, il personale ATA, le famiglie rom, sinte e caminanti e tutte le altre famiglie, e prevede una serie di attività che riguardano due ambiti di vita dei minori rom, sinti e caminanti: la scuola (le prime classi delle primarie e delle secondarie inferiori) e il campo (o contesto abitativo).

Per approfondimenti sul progetto si rinvia alla sezione dedicata di questo sito. (bg)

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