Diminuisce, per la prima volta, il numero di studenti con cittadinanza non italiana presenti nelle scuole nazionali: si passa infatti dagli 877.000 dell’anno scolastico 2019/2020 agli 865.388 dell’anno scolastico 2020/2021 (-1,3%). Lo rivela il nuovo report del Ministero dell’istruzione sugli alunni con cittadinanza non italiana, che presenta dati sulla distribuzione nelle scuole e nelle classi dei bambini e dei ragazzi con background migratorio, sui loro paesi di origine e altri aspetti.
«Nonostante il calo registrato quest’anno – si spiega nel report -, la presenza degli alunni con cittadinanza non italiana rimane inalterata in termini percentuali rispetto allo scorso anno (10,3%) poiché, a fronte della diminuzione degli alunni con cittadinanza non italiana, diminuisce anche il totale studenti di quasi 121 mila unità (pari a -1,4%). Occorre fare attenzione nell’interpretare la flessione esclusivamente come un’inversione di tendenza rispetto all’inserimento degli studenti con cittadinanza non italiana nel nostro Paese. Alcune caratteristiche di questa flessione, infatti, lasciano pensare che essa possa essere transitoria e che la pandemia da SARS-CoV-2, e gli effetti da essa innescati, possano aver svolto un ruolo nel calo della presenza degli studenti con cittadinanza non italiana, in particolare nella Scuola dell’infanzia il calo può essere stato assecondato dal carattere non obbligatorio della frequenza scolastica nella fascia di età infantile».
Secondo quanto emerge dalla pubblicazione, gli alunni con background migratorio sono in prevalenza studenti di seconda generazione, nati cioè in Italia da genitori non italiani. La quota dei nati in Italia sul totale degli alunni stranieri è pari al 66,7%.
I dati 2020/2021 confermano una maggiore concentrazione degli studenti con cittadinanza non italiana nelle regioni settentrionali (65,3%), a seguire nelle regioni del Centro (22,2%) e infine nel Mezzogiorno (12,5%).
La Lombardia si riconferma la regione con il più alto numero di studenti con cittadinanza non italiana (220.771), oltre un quarto del totale presente in Italia (25,5%).
Gli alunni con background migratorio sono originari di quasi 200 paesi nel mondo, ma la maggior parte, ovvero il 44,95%, è ancora, come in passato, di origine europea, seppur in lieve diminuzione. Seguono gli studenti di provenienza africana (26,9%) e asiatica (20,2%).
Il report è disponibile sul sito del Ministero dell’istruzione, nella sezione “Pubblicazioni”.
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