Una tavola rotonda europea per delineare le azioni del Consiglio Europeo sul tema della partecipazione di bambini e ragazzi: l'appuntamento è il 2 dicembre a Helsinki e rientra nel percorso stabilito dalla strategia di Stoccolma 2009-2011 del programma Costruire un Europa per e con i bambini partito nel 2006.
L'incontro in Finlandia, che vedrà la partecipazione dei rappresentanti delle varie istituzioni europee e delle realtà internazionali più rappresentative nell'ambito della tutela dei minori (tra le quali anche ChildONEurope), si pone tre obiettivi principali: introdurre il percorso operativo 2009-2011 del Consiglio europeo sulla partecipazione degli under 18 e il lavoro dell'Ad Hoc Advisory Group, il gruppo internazionale di esperti che dovrà, tra le altre cose, elaborare le linee guida per accrescere la partecipazione di bambini e ragazzi a livello locale, nazionale ed europeo; favorire lo scambio di informazioni sulle buone pratiche e rafforzare il dialogo tra il Consiglio e le realtà che operano coi minori su possibili iniziative future; creare un network di esperti di varia estrazione sul tema della partecipazione di giovani e ragazzi.
La strategia di Stoccolma, lanciata a settembre del 2008 in occasione della conferenza europea sull'infanzia ospitata nella capitale svedese, aggiorna e rilancia gli obiettivi fissati dal programma Costruire un’Europa per e con i bambini presentato nell'aprile 2006 e sottoscritto da tutti i paesi europei. Si concentra in particolare sulla lotta a qualsiasi tipo di violenza e sfruttamento nei confronti dei minori, sul rispetto di bambini e ragazzi ad essere ascoltati, sull'adozione di un punto di vista incentrato sull'infanzia da parte di quanti prendono le decisioni politiche e di chi deve far rispettare le leggi, sulla diffusione della consapevolezza dei diritti dei piccoli.
In particolare, per quanto riguarda la partecipazione, la strategia punta a promuovere una sostanziale e sostenibile partecipazione dei minori a tutti i livelli, sia integrando il loro punto di vista nelle politiche pubbliche sia attraverso lo sviluppo di nuovi standard e metodologie. Soprattutto la strategia mira a creare opportunità di dialogo tra i decision makers (politici e amministratori) e i bambini, che contemplino l'accesso a decisioni e processi e lo scambio di buone pratiche. Inoltre, si vuole sviluppare un approccio inclusivo e partecipativo nelle scuole, nelle strutture sanitarie e di accoglienza, nei luoghi di giustizia e all'interno delle famiglie, con particolare attenzione per bambini e ragazzi in condizioni di disagio. Infine la strategia delinea una maggiore consapevolezza dei bambini attraverso l'educazione ai diritti umani anche sviluppando e utilizzando un linguaggio accessibile ai piccoli, sia sulla carta stampata sia su Internet. (mf)