Sostegno a distanza, nasce un nuovo sito web

17/06/2010

Un nuovo sito web dedicato al sostegno a distanza (Sad), per diffondere una corretta informazione su una forma di solidarietà spesso frenata dalla diffidenza: l'iniziativa, realizzata dall'Agenzia per le onlus, è stata presentata il 27 maggio scorso, a Roma, nella Sala del mappamondo della Camera dei deputati.

Il sito www.ilsostegnoadistanza.it spiega che cosa è il Sad e contiene l'elenco delle organizzazioni che aderiscono alle Linee guida per il sostegno a distanza di minori e giovani, documento approvato a ottobre 2009 dall'Agenzia che offre un quadro coerente di principi e regole di riferimento per le diverse realtà che operano in questo ambito, puntando a promuovere informazione, trasparenza e qualità.

Il sito si rivolge sia ai cittadini sia alle organizzazioni: quelle che non hanno ancora aderito alle Linee guida e rispondono a determinati requisiti - tra cui la trasparenza dei bilanci, l'eticità dell'intervento, il rispetto dei diritti dell'infanzia e della relazione a distanza con il sostenitore - possono inserirsi nell'elenco seguendo le indicazioni contenute nel menu “come aderire”. L'Agenzia, si legge sul sito, «non formalizza atti autorizzativi, ma gli enti che decidono di fare proprie le Linee guida si impegnano consapevolmente ed in piena autonomia a rispettarne i contenuti e ad adeguare il proprio operato ai principi e ai comportamenti delineati nel documento, realizzando un patto di fiducia con i cittadini e agendo in conformità al principio di leale collaborazione nei confronti dell'Agenzia stessa».

Grazie al sostegno a distanza, molti italiani offrono l'opportunità a bambini e adolescenti dei paesi in via di sviluppo di crescere e studiare, ma sono ancora tante le persone che temono che i fondi raccolti non arrivino a destinazione. L'iniziativa dell'Agenzia parte proprio da questa considerazione, con l'obiettivo di arginare pregiudizi e diffidenza intorno a una forma di aiuto dalle grandi potenzialità. Insieme al sito è stato presentato anche l'elenco delle organizzazioni che hanno già aderito alle Linee guida, che per il momento sono una cinquantina.

«Il Sad – ha detto Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia – rappresenta una delle forme più avanzate di sostegno allo sviluppo: è forma sussidiaria di intervento, rafforza la coesione sociale nelle comunità locali, favorisce la reciprocità tra donatore e beneficiario. In prospettiva, il capitale umano in questi paesi potrà diventare capitale sociale e risorsa per lo sviluppo del Paese stesso. Per questi valori, l'Agenzia ha ritenuto di dare un forte impulso al sostegno a distanza con un progetto e un lavoro mirato». (bg)