In Sicilia un kit contro l'illegalità

04/03/2009

L'educazione alla legalità parte anche dalla scuola e il progetto C'è chi dice no, la scuola, ha voluto coinvolgerla in modo massiccio con la partecipazione di circa 67 mila studenti. Alla fine di gennaio a Palermo è stato presentato un kit contro l'illegalità che verrà distribuito in 2900 prime classi

delle scuole secondarie di primo grado.

Il progetto di educazione alla legalità farà partire alcuni laboratori coinvolgendo le scuole delle 15 zone più a rischio della Sicilia.

Ma cosa è esattamente il kit contro l'illegalità C'è chi dice no? Ideato dalla casa editriche Carthusia, specializzata in editoria per ragazzi è un gioco istruttivo della collana Apriscatola. Contiene una plancia-gioco con carte e segnali; 21 volumetti tascabili Lo spaccamondo - uno per ogni studente - all'interno dei quali si trova un inserto per i genitori; una guida per gli insegnanti e due dvd con il film Ti aspetto fuori e Benedetta, un cartone animato sullo sfruttamento minorile.

Alla realizzazione del film Ti aspetto fuori, diretto dal regista Alfio D'Agata, hanno lavorato all'ideazione e alla messa punto anche nove ragazzi ospiti dell'Istituto penale minorile di Catania e ne sono diventati gli attori.

Il progetto, con un badget di oltre 300 mila euro, ha avuto come sponsor principale la Fondazione Vodafone Italia che ha stanziato 264 mila euro. «C'è chi dice no è un progetto apriporta - spiega Rossella Mangione, di Vodafone - l'architettura è già stata realizzata e potrebbe essere aperto ad altre realtà del nostro paese. Sul tema della educazione alla legalità siamo disponibili a lavorare in partenariato con altri soggetti».

L'iniziativa, nata nel 2006, è stata organizzata da Centro di giustizia minorile per la Sicilia, Fondazione Vodafone Italia, Regione Sicilia, Provincia di Catania, Comune di Buccheri, consorzio Il Nodo, Carthusia edizioni, Movieside e Istituto penale minorile Bicocca di Catania. Ha il patrocinio dell'Ufficio scolastico regionale della Sicilia, Confindustria Sicilia, Fondazione Falcone, Dipartimento per la giustizia minorile e ministeri della Giustizia, dell'Interno, dell'Istruzione e della Solidarietà sociale e la collaborazione di Rai Fiction e il Comune di Palermo. (sp)