Settimana mondiale dell'allattamento: i dati Unicef

02/08/2016 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Circa 77 milioni di neonati all'anno nel mondo (uno su due) non vengono allattati al seno nella prima ora di vita, non ricevendo così elementi nutritivi essenziali, anticorpi e il contatto con il corpo della madre che li protegge da malattie e morte. A livello globale, solo il 43% dei bambini sotto i 6 mesi viene allattato esclusivamente al seno. Sono i dati diffusi dall'Unicef in occasione della Settimana mondiale dell'allattamento 2016, che ha preso il via ieri.
«Più si ritarda l'allattamento al seno, più alto sarà il rischio di mortalità neonatale (decesso entro il primo mese di vita). Ritardare l'allattamento tra 2 a 23 ore dopo la nascita aumenta del 40% il rischio di morte entro i primi 28 giorni di vita del bambino, mentre prolungare il ritardo oltre le 24 ore comporta un incremento dell'80% del rischio di mortalità neonatale», spiega l'organizzazione nel comunicato stampa diramato ieri.
Secondo i dati Unicef, il tasso di allattamento al seno entro un'ora dal parto è cresciuto troppo lentamente negli ultimi 15 anni. In Africa orientale è aumentato solo del 10% dal 2000 a oggi, mentre è rimasto invariato in Africa centrale e occidentale.
Anche in Asia meridionale, dove il tasso di allattamento al seno immediato è triplicato negli ultimi 15 anni (passando dal 16% del 2000 al 45% del 2015), il progresso è comunque insufficiente: ben 21 milioni di neonati ogni anno aspettano troppo a lungo prima di essere allattati al seno.
Le indagini dell'Unicef rivelano che le donne non stanno ricevendo l'aiuto di cui hanno bisogno per iniziare ad allattare al seno subito dopo il parto, anche quando sono seguite da un medico, da un'infermiera o un'ostetrica. In regioni come Medio Oriente, Nord Africa e Asia meridionale, ad esempio, le donne che accedono a un parto medicalmente assistito hanno meno probabilità di iniziare ad allattare entro la prima ora di vita del bambino, rispetto alle donne che partoriscono assistite da personale non qualificato o da parenti.
Nutrire i bambini con alimenti liquidi o solidi diversi dal latte materno è un'altra ragione per cui l'allattamento al seno viene ritardato. In molti Paesi è consuetudine dare a un bambino nei primi tre giorni di vita sostituti del latte materno, come latte vaccino o acqua zuccherata. Quasi la metà di tutti i neonati, nel mondo, riceve qualche tipo di surrogato del latte materno.