Servizi educativi per la prima infanzia, appello dell’Alleanza per l’infanzia

bambino che gioca

Alleanza per l’infanzia, rete nazionale di organizzazioni e associazioni impegnate a diverso titolo nella promozione e tutela dei diritti dei minorenni e dei loro genitori, ha lanciato un appello a tutte le forze politiche nel Parlamento italiano e nel nuovo Parlamento europeo a dare seguito alla Dichiarazione de “La Hulpe”, importante documento adottato il 16 aprile scorso dai Ministri del lavoro e degli affari sociali dell’Unione europea, dalla Commissione e dal Parlamento dell’Ue e dalle parti sociali, che prende il nome della località belga dove è stato firmato.

La dichiarazione impegna i firmatari a rafforzare l’agenda sociale europea nella prossima legislatura (2024-2029) e, in particolare, il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali. A questo fine, il documento riconosce i servizi educativi per la prima infanzia come fondamentali, grazie al loro significativo impatto sociale ed economico, sottolineando la necessità di: investire per garantire a tutti i bambini e le bambine servizi educativi per la prima infanzia accessibili e di qualità; migliorare le capacità del sistema di pianificare, anche attraverso l’utilizzo di dati più accurati, politiche che promuovono equità e qualità; riconoscere l’importanza del lavoro svolto da educatrici ed educatori e da tutto il personale nei servizi educativi per la prima infanzia.

Nell’appello Alleanza per l’infanzia auspica che le forze politiche nel Parlamento italiano e i rappresentanti italiani nel nuovo Parlamento europeo si impegnino a realizzare una serie di azioni: fra queste, promuovere l’espansione dei servizi educativi per la prima infanzia di qualità, uniforme sul territorio nazionale, in modo da garantire a tutti i bambini e tutte le bambine il diritto a esperienze educative extrafamiliari fin da piccoli; garantire ai Comuni i costi di gestione necessari al mantenimento di servizi educativi per la prima infanzia di qualità, e rendere gratuita la partecipazione dei minorenni più svantaggiati economicamente; intervenire sui requisiti formativi e sui curricula necessari per lavorare nei servizi educativi 0-6 anni, superando divisioni che smentiscono il principio di un sistema integrato per questa fascia di età; garantire la continuità e la stabilità del personale attraverso una maggiore omogeneità a livello nazionale delle condizioni lavorative e il possesso di medesimi requisiti professionali riconosciuti a livello contrattuale e remunerativo, a prescindere dal tipo di gestione (pubblica, del terzo settore o privata).

Il testo integrale dell’appello è disponibile sul sito dell’Alleanza per l’infanzia, nella pagina dedicata.

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