Seminario nazionale sui servizi per la prima infanzia

26/02/2008

La giornata di studio, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la politiche della famiglia, nasce dalla necessità di un rilancio della collaborazione tra istituzioni per avvicinarsi agli ambiziosi traguardi del Processo di Lisbona in materia di servizi alla prima infanzia. E' una prima occasione di confronto nazionale tra operatori dei vari livelli istituzionali coinvolti nell'applicazione dell'intesa tra lo Stato, le Regioni e gli Enti Locali, che ha portato a varare nell'ottobre dello scorso anno il Piano Nazionale per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.

I temi in agenda sono: lo stato di avanzamento delle procedure di finanziamento dei piani regionali, la configurazione del modello di monitoraggio, la qualità e la quantità delle sinergie tra sistema pubblico e sistema privato, oltre al ruolo dell'associazionismo familiare e la valutazione dell'esperienza delle "Sezioni Primavera".

Tra i relatori della giornate intervengono al mattino: Paolo Onelli, Paolo Calidoni, Daniela Del Boca, Cristiano Gori, Lorenzo Campioni e Raffaele Tangorra; nel pomeriggio Maria Chiara Acciarini coordina la sessione pomeridiana alla quale partecipano Mariangela Bastico, Stefano Valdegamberi e Graziano Delrio. Conclude i lavori Rosy Bindi, ministro delle politiche per la famiglia.

Sul tema dei servizi educativi per la prima infanzia il Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza rileva la crescita costante dell'offerta che ha portato al raddoppiamento dei servizi dai primi anni novanta. Si è ampliato il ruolo delle imprese private soprattutto del no-profit, tanto che un terzo dei servizi è gestito da privati.

Nonostante il trend positivo persistono due fenomeni ancora irrisolti: la differenza tra le opportunità di accesso ai servizi nelle diverse regioni italiane e liste di attesa tanto più lunghe proprio nelle aree dove i nidi sono più diffusi, specie nelle aree metropolitane. Non solo, i servizi risultano in crescita dove già esistono e non nelle aree dove la rete dell'offerta non è ancora sviluppata.

Per migliorare la situazione servono certamente specifiche risorse, ma anche il mantenimento di standard di qualità dei servizi. Nel necessario incremento dei servizi, sia pubblici che privati, ciò che conta è stabilire regole condivise per rispettare la centralità dei bambini e dei loro bisogni.