Si chiama JumPc ed è già stato distribuito in via sperimentale in cinque scuole primarie di Lazio, Piemonte e Sicilia. Il nuovo notebook, un computer portatile studiato per facilitare ai bambini l'uso del pc, nasce dallo sviluppo del programma Classmate di Intel.
Il programma, pensato inizialmente per promuovere l'alfabetizzazione informatica nei paesi in via di sviluppo, è stato poi esteso all'Europa e agli Stati Uniti per favorire l'adozione della tecnologia nei contesti educativi. Realizzato da Olidata in collaborazione con Intel e Fondazione mondo digitale, JumPc è pensato per i bambini dai sei ai dodici anni, che hanno l'opportunità di imparare il linguaggio informatico in modo più facile e divertente.
Ma quali caratteristiche ha il nuovo notebook? In che cosa si distingue dagli altri computer? JumPc è un portatile leggero, anticaduta, con tastiera idrorepellente e applicazioni che consentono un vero e proprio dialogo tra alunni e insegnanti, funzionale allo scambio di contenuti multimediali e alla realizzazione di esercitazioni e verifiche. Un aiuto, insomma, per avvicinare i bambini alla tecnologia, anche grazie a un design accattivante e a un browser Internet che permette una navigazione più sicura.
A portarlo nelle aule dei cinque istituti di Lazio, Piemonte e Sicilia il progetto A scuola con JumPc, presentato il 20 aprile a Roma da Intel, Olidata e Fondazione mondo digitale alla presenza del ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta. L'iniziativa si propone di supportare la didattica nelle scuole italiane grazie all'introduzione di nuove tecnologie IT in grado di arricchire l'insegnamento e formare le nuove generazioni a un utilizzo consapevole e proficuo dell'informatica.
Le scuole coinvolte – circa centocinquanta studenti e quindici insegnanti degli istituti Cardinal Massaia e Fratelli Cervi di Roma, Don Milani di Rivoli, in provincia di Torino, Giotto di Palermo e Giovanni Pascoli di Novi Ligure, in provincia di Alessandria - hanno sperimentato il nuovo computer in diversi contesti formativi.
Così le scuole del Piemonte e di Palermo lo hanno utilizzato per l'apprendimento della lingua italiana, della geografia, della matematica e delle scienze, mentre l'istituto Cardinal Massaia ha puntato sulla lingua inglese. Gli alunni della primaria Fratelli Cervi, che ha avviato la sperimentazione da poco più di un mese, stanno utilizzando il JumPc per l'apprendimento della storia, della geografia, dell'italiano e della matematica. (bg)