Discutere il ruolo di scuola e università nella prevenzione della violenza contro donne e minori: è l’obiettivo del seminario che si terrà il 31 maggio, a Roma. Un’occasione per riflettere su un fenomeno che rappresenta una violazione dei diritti umani fondamentali, «un grave problema di salute pubblica e un costo rilevante, anche in termini economici, per la società intera».
L’incontro Prevenire la violenza su donne e minori: il ruolo della scuola e dell’università è promosso dall’Università di Trieste in collaborazione con la Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità Universitari, il Tavolo della legalità del Friuli Venezia Giulia e Carocci Editore.
«Così come preconizzato dalla Convenzione di Istanbul, l’istituzione scolastica, fin dalla scuola dell’infanzia, ha il compito di trasmettere a bambine e bambini i principi di rispetto e non violenza, mettendo in discussione quegli stereotipi di genere che costituiscono la base culturale della violenza», scrivono i promotori dell’evento.
«All’Università, sempre seguendo le direttive di Istanbul nonché le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, spettano due compiti: la ricerca sulla violenza e sull’efficacia delle misure preventive, repressive e riparative, e la formazione sul tema di futuri professionisti e professioniste, tra cui: insegnanti, personale socio-sanitario, professioni giuridiche, forze dell’ordine».
La giornata di studio prevede una tavola rotonda e vari interventi, fra i quali quelli della ministra dell’istruzione, dell’università e della ricerca Valeria Fedeli e della sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità Maria Elena Boschi.
Durante il seminario, inoltre, verrà presentato il libro La violenza su donne e minori. Una guida per chi lavora sul campo, a cura di Patrizia Romito, Natalina Folla e Mauro Melato. Il volume, rivolto a tutti coloro che lavorano nella prevenzione e nel contrasto alla violenza su donne e minori, ha un taglio multidisciplinare (hanno contribuito più di quaranta autrici e autori, provenienti da professioni, discipline, attività sociali molto diverse).
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