Rassegna bibliografica 4/2011, adolescenti e scrittura

30/05/2012

Adolescenti e scrittura di sé è il focus del percorso tematico della Rassegna bibliografica 4/2011, curato da Duccio Demetrio, docente di filosofia dell'educazione e di teorie e pratiche della narrazione all'Università di Milano-Bicocca. Un tema affascinante, che riguarda molti aspetti della vita quotidiana dei ragazzi. Completano il volume un percorso filmografico e alcune segnalazioni e proposte di lettura. La scrittura è ancora oggi per tutti, soprattutto per i giovani, uno degli strumenti privilegiati per stabilire un contatto col mondo e con se stessi, per riconoscere, costruire e oltrepassare i confini della propria identità in una coniugazione tra elementi cognitivi e motivi di ordine emozionale. Il percorso di lettura curato da Demetrio, che è anche fondatore e direttore scientifico della Libera università dell'autobiografia di Anghiari, indaga proprio su questo tema, esplorando il ruolo fondamentale che la scrittura di sé può assumere in adolescenza, sia nelle forme più “tradizionali”, all'interno di istituzioni e in contesti regolati come la scuola, sia nelle forme più libere e spontanee, in particolare nelle nuove declinazioni della scrittura on line. A quest'ultima va riconosciuta l'utilità, nonostante la tendenza diffusa a forme di anarchia grammaticale, ai fini della riflessione su se stessi, sul mondo e sul proprio rapporto con la realtà. Attraverso la narrazione della sua storia l'adolescente può mettere insieme i pezzi di un'esistenza che, in un momento della vita particolarmente critico, sembra quanto mai caotica e frammentaria, cercando, al tempo stesso, di mettere a fuoco i propri talenti e stabilire un contatto con le proprie esigenze più profonde, in certi casi può addirittura innescare un processo autocurativo attraverso lo sviluppo del pensiero riflessivo. Il percorso filmografico, dopo una parte introduttiva dedicata a quei film che rispondono almeno nelle forme più esteriori alla narrazione autobiografica, analizza il rapporto niente affatto semplice tra cinema e scrittura. Nella seconda parte dell'articolo vengono invece esplorati quei territori ibridi al cui interno le frontiere tra professionismo e cinema amatoriale, vita privata e lavoro, desiderio di intimità e spinta alla socializzazione, tensione verso la sperimentazione e scavo nella quotidianità costituiscono il terreno di coltura per una scrittura autobiografica in forma di documentario. L'articolo si concentra in particolare sull'home-movie (il filmino di famiglia) in quanto strumento di trascrizione autobiografica e di dialogo in particolare tra genitori e figli e su quelle esperienze formative attraverso le quali è stata data la possibilità a degli adolescenti di raccontare se stessi e il rapporto con la realtà che li circonda attraverso l'obiettivo della macchina da presa.

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