Rassegna bibliografica 4/2010 - La ricerca con i bambini

08/04/2011

Quale ruolo dare ai bambini in un processo di ricerca? Molti studiosi, soprattutto in ambito internazionale, hanno smesso di considerarli "oggetti di studio" e hanno iniziato a coinvolgerli come "soggetti collaboratori" di un processo di indagine, passando da una ricerca "sui" bambini a una ricerca "con" i bambini.

Il percorso di lettura della Rassegna bibliografica 4/2010, curato da Luigina Mortari, docente di epistemologia della ricerca pedagogica e Valentina Mazzoni, ricercatrice in pedagogia generale e dell'infanzia indaga , offre spunti di riflessione sul nuovo modo di fare ricerca. Due sono i punti di svolta dell'evoluzione che segna il passaggio da una ricerca "sui" bambini a una ricerca "con" i bambini: la Convenzione Onu del 1989 e la sociologia dell'infanzia inglese, che proprio intorno agli anni Novanta del secolo scorso ha cominciato a promuovere una nuova riflessione sul modo di concepire e studiare l'infanzia. La novità che emerge è che al bambino viene riconosciuto il ruolo di "attore sociale" con una propria visione del mondo, competente e autonomo. Un ruolo centrale è assunto dal concetto di agency dei bambini, riconosciuti come "soggetti e partecipanti attivi" della loro esperienza. Con il diffondersi del nuovo modo di guardare l'infanzia, è andato crescendo il numero di ricerche che prendono in considerazione i bambini come "attori sociali" competenti, che contribuiscono attivamente alla loro esperienza di vita e la influenzano. La "ricerca con i bambini" – espressione recente che nasce e si afferma nel 2000, quando vengono pubblicate numerose monografie anglofone – intende concretizzare questo modo di lavorare con le nuove generazioni, creando le occasioni affinché possano ricoprire un ruolo non subalterno ma da protagonisti. Il nuovo approccio si formalizza facendo proprie le spinte culturali della nuova sociologia e si sviluppa prima in Inghilterra, per poi diffondersi a livello internazionale, in particolare nei Paesi del Nord Europa e in Australia. Per promuovere e favorire la pratica dell'ascolto e la partecipazione dei bambini sono state sperimentate a partire dagli anni duemila nuove tecniche e metodi di indagine che, accanto all'osservazione e all'intervista, utilizzano strumenti di ricerca piacevoli, come il disegno, la fotografia, la videoregistrazione. La ricerca partecipativa – participatory research – incoraggia la partecipazione attiva dei bambini nei processi di ricerca, anziché fermarsi semplicemente a comprendere il loro punto di vista attraverso un loro coinvolgimento attivo nella fase di raccolta dei dati. I metodi partecipativi mirano, infatti, a offrire ai bambini un grande controllo sul processo di ricerca. Coinvolgere i bambini in un processo di ricerca, affidando loro il ruolo di co-ricercatori, solleva però diversi interrogativi, ad esempio sui compiti che possono svolgere e sui reali benefici nell'essere coinvolti in un processo di ricerca. Per dare una risposta a queste domande sono stati messi a punto codici etici (ethical guidelnes), al fine di offrire linee guida o vere e proprie norme e/o protocolli che indicano al ricercatore come agire di fronte a situazioni problematiche che si può trovare ad affrontare nel suo lavoro. Il percorso di lettura si conclude mettendo in rilievo gli elementi di criticità che alcuni studiosi individuano nel promuovere la partecipazione dei bambini, primo fra tutti il rischio di enfatizzare eccessivamente l'individualismo e l'autonomia del bambino. Nel percorso filmografico della Rassegna, Fabrizio Colamartino e Marco Dalla Gassa analizzano il ruolo dei bambini nell'ambito del documentario di ricerca sociale. Dall'articolo emerge come il cinema abbia, fin dai primi anni Settanta, percepito la necessità di osservare i bambini e gli adolescenti mettendosi alla loro altezza, riuscendo a cogliere spontaneamente i loro linguaggi alternativi e osservandoli negli ambienti e nelle attività che maggiormente connotano queste due età. Il volume propone poi la consueta rassegna di segnalazioni bibliografiche e una selezione di articoli dalle riviste internazionali.

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