Rassegna bibliografica 4/2009 - I nuovi media

08/07/2010

Come si costruisce l’identità dei bambini e ragazzi in relazione alle nuove tecnologie? Come si modificano i processi di socializzazione in rapporto a esse? Sono alcune delle domande a cui risponde il percorso di lettura della Rassegna bibliografica 4/2009, scritto a quattro mani da Piermarco Aroldi e da Barbara Gasparini.

Partendo infatti dai contributi pubblicati più recentemente, prevalentemente italiani, i due studiosi riflettono sulle opportunità e i rischi che gli ambienti digitali propongono ai propri utenti, in particolare a quelli più giovani. Piermarco Aroldi è professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi dell’Università cattolica del Sacro Cuore e vicedirettore di OssCom, Centro di ricerca sui media e la comunicazione della stessa università, e Barbara Gasparini è docente di Media e fiction presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Il contesto dei media che gli autori delineano per il percorso di lettura di questo n. 4/2009 della Rassegna bibliografica, risulta profondamente modificato con l’avvento del digitale e, in particolare, di Internet e della telefonia cellulare: le cosiddette “nuove tecnologie” hanno comportato un altro modello di comunicazione, più attivo (e interattivo), mobile, reversibile, multidirezionale e multimediale, potenzialmente partecipativo. Interrogarsi oggi sul rapporto tra minori e media significa, dunque, soprattutto riflettere su come i tratti caratteristici delle nuove tecnologie della comunicazione entrano in relazione con i processi di socializzazione e con le dinamiche identitarie attraverso i quali si formano i membri delle nuove generazioni. La rete diventa un luogo dove costruire con arbitrio molteplici identità virtuali, dove intessere relazioni sociali “interconnesse” (chat, mud, social network), dove sperimentare la scrittura di sé, l’autobiografia (si pensi ai blog). Proprio perché liberi da tratti di condizionamento esterni, i rapporti nella blogosfera tendono a essere concepiti come relazioni tra “esseri umani” e non tra “attori sociali”. Anche le relazioni affettive nel mondo della rete si trasformano, diventando fluttuanti, indeterminate, “volatili”: si costruisce un modo – mai del tutto slegato dal reale – in cui domina però l’indeterminatezza, la possibilità sempre aperta (maybe è l’avverbio di Facebook). Molti adolescenti pare che non siano interessati a utilizzare le chat come “anticamere” di amicizie reali, sono consapevoli dell’unico vero rischio: l’adescamento da parte di soggetti adulti, e proprio per questo sono molto accorti nel non divulgare informazioni personali. Spesso la relazione virtuale consentirebbe di affermare il proprio sé ideale e servirebbe come una sorta di “apprendistato” sentimentale che potrebbe rivelarsi proficuo nel momento di dover scegliere tra le tante possibilità affettive che la vita metterà loro di fronte. Il percorso di lettura si sofferma, quindi, sull’utilizzo della telefonia cellulare e dei suoi linguaggi con cui gli adolescenti costruiscono una cultura identitaria in cui riconoscersi. Chiude il percorso una riflessione sulla prospettiva educativa legata all’utilizzo delle nuove tecnologie (media education) e sui rischi e le opportunità offerte da Internet. Nel percorso filmografico, partendo da un’analisi della trasformazione del film alla luce dei mutamenti tecnologici e culturali introdotti dal concetto di postmodernità e dalla comparsa dei nuovi media, Fabrizio Colamartino e Marco Dalla Gassa cercano di comprendere in che modo sia cambiato il ruolo dello spettatore cinematografico, con un’attenzione particolare per le giovani generazioni, infinitamente più ricettive di quelle adulte rispetto agli stimoli di un vero e proprio “brodo di coltura” digitale. Il bilancio è provvisorio e aperto verso una serie di scenari in rapida evoluzione, coerentemente con un universo “videoludico” che difficilmente si lascia ingabbiare da definizioni per forza di cose insufficienti. Oltre al percorso tematico, il corpo della Rassegna bibliografica: infanzia e adolescenza è poi costituito dalle proposte di lettura ordinate e classificate che sono il risultato di una selezione tra le principali pubblicazioni italiane e internazionali e fra il materiale "grigio" prodotto da fonti istituzionali.