Rassegna bibliografica 3/2010 - Il pediatra

22/02/2011

Il percorso di lettura della Rassegna bibliografica 3/2010, curato da Enrico Solito, si sofferma sulla figura professionale del pediatra. L'autore, pediatra di famiglia e docente all'Università di Firenze, ripercorre le tappe fondamentali che hanno contraddistinto l'evoluzione di una professione fino a non molti anni fa legata a un ambito esclusivamente sanitario e oggi, invece, dedicata alla cura del benessere generale dei bambini. Nel tracciare il suo quadro storico, il docente ricorda che il cambiamento dei tratti caratteristici della professione inizia negli anni Settanta, anche in conseguenza della rivoluzione culturale avvenuta nel decennio precedente. E' in quel periodo, infatti, che si comincia a riflettere sul senso stesso della pediatria e sulla salute come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia. Il campo della medicina, e della pediatria in particolare, si estende quindi dalla cura delle malattie al conseguimento del benessere, dando spazio a un diverso modo di pensare che ha riflessi importanti sia nel campo della prassi che in quello della formazione dei nuovi pediatri. Nei manuali internazionali di pediatria del periodo si assiste a un graduale ampliamento di parti un tempo considerate di interesse non medico. Appaiono, così, intere sezioni su tanti altri aspetti (come la cura del neonato sano, i problemi comportamentali del bambino, la comunicazione con i genitori), e si affrontano temi che incidono nell'educazione e nello sviluppo. L'evoluzione della professione, tuttavia, non è legata solo a una maturazione culturale o alla buona volontà dei pediatri, ma a precisi accordi legislativi nazionali e internazionali. Si tratta di un lungo processo, segnato da dichiarazioni d'intenti e impegni solenni destinati a garantire al bambino il diritto alla salute e a una buona qualità di vita. In Italia un importante passo in avanti in questa direzione è la costituzione, nel 1978, del Sistema nazionale sanitario, che prevede, per la prima volta, la figura del pediatra di famiglia. Una novità italiana, destinata ad aprire interesse e tentativi di imitazione in diversi paesi europei. La nuova figura di pediatra sposta nel territorio la sede dell'assistenza, assumendo nuovi compiti, che comprendono anche la sfera sociale, l'educazione e la prevenzione. L'evoluzione della professione determina, fra l'altro, la necessità di confrontarsi su un piano di parità con esperti di altre discipline. Nascono, così, diverse proposte di organizzazione sul territorio di reti multiprofessionali che lavorano insieme per fronteggiare, in un'ottica di prevenzione, i problemi emergenti e le situazioni di criticità, come le tossicodipendenze, l'abuso sui bambini e le problematiche legate ai figli di genitori immigrati. Il percorso di lettura si chiude con alcune considerazioni sulla formazione del pediatra. Il volume propone, infine, la consueta rassegna di segnalazioni bibliografiche e una selezione di articoli dalle riviste internazionali.  

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