Rapporto sulla salute perinatale in Europa

02/01/2009

In Italia il maggior numero di parti con cesareo (37,8%) mentre la mortalità infantile è al 4 per mille.

Il triste primato per la mortalità infantile tra i paese Ue spetta a due stati  baltici: Lettonia con il 9,4 per mille e Lituania con l'8,1. I dati più bassi riguardano Svezia e Norvegia con il 3 per mille mentre l'Italia è al 4.

Nell'Europa comunitaria in media 25 mila bambini nascono morti e altrettanti non raggiungono il primo anno di vita. Quaranta mila hanno gravi disabilità e 90 mila nascono con malformazioni congenite.

Sono alcuni dati del Rapporto sulla Salute Perinatale in Europa pubblicato da Euro-Peristat, presentato a Roma lo scorso 10 dicembre. Il progetto Euro-Peristat è cofinanziato dal Programma della Sanità pubblica della Direzione generale della Commissione Europea e l'organismo di Protezione dei consumatori.

La ricerca, in 280 pagine, ha elaborato i dati del 2004 utilizzando trenta indicatori chiave che sono stati raggruppati in 4 aree principali: salute feto-natale e infantile, salute materna, caratteristiche delle popolazioni e distribuzione dei fattori di rischio, servizi sanitari. L'indagine mostra uno spaccato dello stato di salute di mamme e bambini di 26 paesi dell'Unione europea.

Sui dati riguardanti la mortalità neonatale troviamo i numeri più alti ancora nei paesi baltici con la Lettonia che arriva al 5,7 per mille seguita dalla Polonia con il 4,9 mentre il nostro paese è al 2,8. Svezia e Norvegia, con il 2 per mille, hanno le statistiche più basse.

In Italia invece la mortalità e natimortalità è del 3,7 per mille mentre i dati più elevati li abbiamo in Lettonia con il 4,9. I paesi con le statistiche più basse sono Slovacchia e Finlandia con il 2 per mille. La Grecia ha invece i numeri maggiori sui bambini con basso peso alla nascita (8,5%) seguita dall'Ungheria con l'8,3 mentre in Italia siamo al 6,7%.

Le nascite pretermine nel nostro paese raggiungono il 6,8% mentre le percentuali più alte sono della Repubblica Ceca che tocca il 12,2% e le più basse le troviamo in Finlandia con il 5,6% e Lituania con il 5,3.

L'Italia è anche nel gruppo dei sette paesi nei quali le donne partoriscono oltre i 35 anni con percentuali che vanno tra il 19,3 e il 24,4% e ha il primato dei parti con cesareo: il 37,8%. (sp)

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