Aumentano gli stranieri presenti in Italia. Secondo le stime del XXVIII Rapporto sulle migrazioni della Fondazione Ismu, al primo gennaio 2022 gli stranieri presenti nel nostro Paese sono poco più di 6 milioni, 88mila in più rispetto alla stessa data del 2021. Il documento scatta una fotografia del fenomeno migratorio che, oltre ad approfondire le consuete aree di attenzione - salute, lavoro, quadro normativo, scuola – affronta anche i tragici accadimenti connessi alla guerra in Ucraina, senza tralasciare alcuni Paesi che rischiano di essere dimenticati, come l’Afghanistan e la Siria.
Vediamo nel dettaglio alcuni dati riportati nel capitolo dedicato agli alunni con cittadinanza non italiana.
Per la prima volta da circa 40 anni, nell’anno scolastico 2020/2021 si registra una diminuzione del numero degli alunni con background migratorio (circa 865mila, con una flessione di 11.413 rispetto al precedente anno scolastico). «Dato il costante declino numerico della popolazione scolastica italiana – si legge nel rapporto -, la quota di alunni con background migratorio rimane però pari al 10,3% del totale degli iscritti nelle scuole italiane, dall’infanzia alle secondarie di secondo grado, come nel 2019/20».
Per quanto riguarda la provenienza, gli studenti con cittadinanza non italiana sono originari di circa 200 Paesi differenti; il 45% ha origini europee, ¼ proviene dall’Africa, il 20% dall’Asia e circa l’8% dall’America latina. Romania, Albania e Marocco costituiscono le comunità più numerose nelle scuole, superando ciascuna di gran lunga le 100mila presenze.
I nati in Italia rappresentano il 66,7% degli alunni con cittadinanza non italiana.
Anche i dati del 2020/2021 confermano che la maggioranza degli studenti con background migratorio si concentra nelle regioni settentrionali, a seguire in quelle del Centro e nel Mezzogiorno. La Lombardia accoglie nelle scuole 220.771 alunni con cittadinanza non italiana, seguita a distanza da Emilia Romagna (104,799), Veneto (94.699), Lazio (80.051) e Piemonte (78.256). In Emilia Romagna gli studenti con background migratorio rappresentano, in rapporto alla popolazione scolastica regionale, il 17,1%, valore più elevato a livello nazionale; segue la Lombardia con il 16%. La provincia italiana con il più alto numero di alunni stranieri è Milano (79.039), seguita da Roma (63.782) e Torino (39.465).
Dal rapporto emerge inoltre che il ritardo scolastico riguarda circa il 7,5% degli studenti italiani e quasi il 27% degli alunni con cittadinanza non italiana. «Pur essendo diminuito negli ultimi 10 anni (2009/10 il 41,5% degli studenti stranieri risultava in ritardo scolastico), il ritardo è ancora molto elevato per i non italiani, soprattutto nelle secondarie di secondo grado in cui la maggioranza degli studenti di origine immigrata è in ritardo di uno o più anni (53,2%)».
Il documento è disponibile nella sezione “Pubblicazioni” del sito della Fondazione Ismu.
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