Privacy: evitare uso discriminatorio dei dati biometrici

16/07/2008

Il Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti ha presentato alle Camere la relazione 2007. Nel suo intervento si è soffermato anche sul tema del prelievo delle impronte digitali.

“L'utilizzo dei dati biometrici, anche nella forma del prelievo delle impronte digitali, si va diffondendo a macchia d'olio, sia nel mondo del lavoro sia in altri ambiti. Il Garante non può che ripetere un fermo e chiaro invito alla moderazione nell'uso di questi strumenti, in quanto potenzialmente lesivi della dignità delle persone. E' assolutamente necessario – ha detto - che si eviti di fare ricorso a queste tecniche secondo criteri discriminatori, specialmente di natura etnica o religiosa, che contrastino con la nostra Costituzione e con le Carte dei diritti fondamentali dell'uomo e del cittadino che il nostro Paese ha siglato. “Quando poi si tratta di minori – ha continuato - le cautele devono essere moltiplicate. Soprattutto deve sempre essere chiarito, al di là di ogni dubbio, che a questo si fa ricorso solo quando non è possibile usare altri strumenti e comunque sempre e soltanto al fine, dimostrato, di proteggere i minori e la loro integrità, anche fisica. Questo è ciò che vuole la tradizione italiana del rispetto del diritto e della persona. Questo ci impongono l'Europa e i vincoli internazionali”.

Il garante ha anche sottolineato l’esigenza di un attento monitoraggio, in accordo con le altre Autorità europee, dei nuovi servizi che si vanno diffondendo sulla rete.

“Assistiamo con vigile attenzione al diffondersi di Youtube e dei nuovi Social Networks, quali, tra i tanti, Myspace, Facebook, Asmallworld, che consentono a milioni e milioni di persone di scambiarsi notizie, informazioni, immagini, destinate poi a restare per sempre sulla rete. Il che può determinare in futuro, specie nel momento dell'accesso al lavoro, rischi anche gravi per giovani e giovanissimi, che spesso usano queste tecnologie con spensieratezza e inconsapevolezza. Sentiamo il dovere di dare al più presto su tutte queste novità indicazioni chiare – ha sottolineato - anche per consentirne agli utenti un uso più attento e informato. Il futuro, anche quello che solo qualche anno fa ci sembrava lontanissimo, è già presente”.