Primo rapporto Unicef sulla condizione dei bambini in Africa

23/06/2008

Altissima la mortalità infantile del continente africano

Nel 2006 ci sono stati cinque milioni di decessi prima del raggiungimento del quinto anno di età.
Quasi 14 mila al giorno. Sono i dati divulgati dall'Unicef alla conferenza di Tokyo.
Grosso miglioramento dei paesi dell'Africa mediterranea che, tra il 1990 e il 2006, hanno ridotto i rispettivi tassi di mortalità infantile di almeno il 45%.

L'Africa continua ad essere sotto i riflettori dei media, purtroppo per le pessime notizie che riguardano la mortalità infantile. Il primo rapporto sulla "Condizione dei bambini in Africa 2008" presentato dall'Unicef durante la quarta Conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo africano parla di 10 milioni di decessi nella fascia d'età fino ai cinque anni. Di questi, la metà, cinque milioni sono bambini africani.

Nonostante la grave situazione dell'infanzia africana, Eritrea, Malawi e Mozambico, dal 1990 hanno ridotto del 40% i tassi di mortalità infantile e tra il 2000 e il 2006, le morti causate dal morbillo sono diminuite del 91% mentre il 16 paesi africani, da 2000 al oggi è triplicato l'uso delle zanzariere trattate per la protezione dalla malaria. La situazione peggiore si trova soprattutto in tre paesi dell'Africa nera: Repubblica democratica del Congo, Etiopia e Nigeria che hanno la più alta percentuale di mortalità infantile sotto i cinque anni.

Molto meglio i paesi che si estendono a nord del Sahara e che si affacciano sul Mediterraneo. In una quindicina di anni, tra il 1990 e il 2006, Algeria, Egitto, Libia, Marocco e Tunisia hanno avuto un'importante riduzione dei rispettivi tassi di mortalità infantile di almeno il 45%. Si avvicinano all'obiettivo di Sviluppo del Millennio dell'Onu che mira alla riduzione di 2/3 della mortalità infantile sotto i cinque anni entro il 2015.

Il rapporto Unicef contiene e descrive descrive i programmi di vaccinazione, di somministrazione di vitamina A e distribuzione di zanzariere, che hanno contribuito alla riduzione della mortalità infantile negli ultimi anni ed esorta tutti i soggetti interessati - inclusi i governi, le agenzie internazionali, la società civile e il settore privato - ad unirsi per sostenere gli obiettivi di sopravvivenza materna, neonatale e infantile.

Nell'occasione della presentazione del rapporto, l'Unicef ha lanciato un appello per ingenti investimenti diretti a migliorare i sistemi sanitari dell'Africa sub sahariana, per mettere a frutto i risultati conseguiti negli ultimi anni ed aiutare i bambini che non hanno adeguato accesso all'assistenza sanitaria. (sp)